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Autore Redazione :: 29 Agosto 2018

Per ricordare il grande attore autore Paolo Villaggio proponiamo una interessante intervista fatta dalla televisione svizzera proprio ai tempi del successo del primo Fantozzi

Paolo Villaggio

Per ricordare il grande attore autore Paolo Villaggio proponiamo una interessante intervista fatta dalla televisione svizzera proprio ai tempi del successo del primo Fantozzi.

Siamo negli anni settanta e la prima cosa che Paolo Villaggio fa notare è che il sistema di vita creato dal boom economico è una grande balla. All'epoca, infatti, bastò la crisi nel Medio Oriente, per bloccare le forniture petrolifere e dare uno stop inatteso a tutte le attività anche più piccole di noi italiani. Per esempio, l'automobile diventava un mezzo insostenibile e tornavano le biciclette sulle strade per combattere la cosiddetta austerity.

Il personaggio di Fantozzi ebbe successo perché quasi tutti gli italiani si identificavano con lui, e per questo che Villaggio ritornerà anche con il secondo libro, imponendo il titolo all'editore sulla parola "tragico". Sì, il suo personaggio è davvero tra i più tragici mai apparsi sullo schermo, inutile negarlo. La comicità di Villaggio è profondamente legata a questo momento storico e forse anche per questo i suoi successivi lavori cominciarono a perdere quei punti di riferimento così chiari e lucidi che lui aveva in quegli anni. 

Forse i nostri tempi sono davvero molto più complessi tanto che non basta un solo personaggio inventato da qualche brillante autore per avere una sufficiente chiave di lettura!

Buona visione!

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