L'Italia si prepari ad accogliere il pluripremiato cineasta serbo Goran Paskaljevic. Il suo prossimo film, "My Name is Mohamed", sarà infatti totalmente girato nei dintorni di Viterbo
L'Italia si prepari ad accogliere il cineasta serbo Goran Paskaljevic, pluripremiato autore di opere come La polveriera, Il bagnino d'inverno, Twilight Time, Optimisti e Come Harry divenne un albero. Il suo prossimo film, infatti, sarà totalmente girato nel belpaese, e per la precisione nei dintorni di Viterbo, nel Lazio centrale.
Titolo della pellicola sarà My Name is Mohamed, storia di un piccolo immigrato siriano che finisce sotto le cure di una donna che ha recentemente perso il figlio. Il twist? La donna dimostra di non essere poi totalmente stabile, dato che diventa sempre più ossessionata dal voler trasformare il bimbo nel suo defunto pargolo! Ha sottolineato Paskaljevic: “Questa non sarà la solita storia sull'immigrazione. Sono più interessato all'assimilazione (o meno) di quelle povere persone che vengono da culture e religioni molto diverse”.
Per l'occasione, il regista lavorerà con la casa di produzione romana Cinedea, già responsabile del melodramma argentino Sangre en la boca. Il progetto, inoltre, spera di avere degli incentivi dalla Lazio Film Commission.
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In attesa di ulteriori nuove su My Name is Mohamed, ricordiamo che Paskaljevic ha finito di girare anche Dev Bhoomi, la cui anteprima mondiale è prevista al prossimo Festival di Toronto in settembre. Al centro della narrazione, un 65enne che scopre di star diventando cieco; così, decide di partire dall'Inghilterra verso il suo villaggio delle origini in India. A vestire i panni del protagonista, il veterano Victor Banerjee, che gli spettatori occidentali si ricorderanno certamente per l'acclamato Passaggio in India di David Lean.
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