Ritratto di Marco Rovaris
Autore Marco Rovaris :: 5 Dicembre 2014

Il nuovo film di Stefano Incerti, sarà nelle sale da giovedì 11 dicembre con Microcinema Distribuzione. Nel cast Roberto De Francesco, Esther Elisha, Massimiliano Gallo, Antonella Attili e Angela Pagano

Neve

Uscirà nelle sale giovedì 11 dicembre Neve, il nuovo lavoro di Stefano Incerti realizzato con Microcinema Distribuzione.

"Un uomo cerca qualcosa. Una donna fugge da qualcos’altro. Due vite “con le spalle al muro”. Un noir nell’accecante biancore della neve". È attraverso queste poche parole che si può riassumere il film del regista, che racconta le storie di un uomo alla ricerca, forse, della refurtiva di una rapina dimenticata, in viaggio a bordo di una station wagon verde e di una donna dalla pelle scura, scaricata e poi inseguita da un piccolo gangster, cui forse ha sottratto qualcosa di grosso. Donato, interpretato da Roberto De Francesco, decide di soccorrere Norah (Esther Elisha) e portarla con sé lungo un tratto del suo misterioso percorso. Norah non si allontana mai da Donato, arrivando a scoprire le vere ragioni della sua ricerca.

Così si esprime il regista e sceneggiatore napoletano circa l'idea iniziale del film: "È stata una suggestione semplice: un noir nella neve. Ho pensato a due vite in bilico che si incrociano in un passaggio molto critico del loro svolgimento. Un uomo normale alla ricerca di qualcosa o comunque in possesso della chiave di un segreto. E in fuga, senza saperlo, da qualcos’altro. E una donna bellissima, dalla pelle scura, spacciatrice di coca (“neve” anch’essa) e “pupa” di un boss locale. Anche lei in fuga da una vita che comincia a starle stretta e dunque anche lei alla ricerca di una speranza".

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Sullo sfondo, una provincia italiana che si stenta a riconoscere, un paesaggio senza luoghi, perennemente imbiancato dalla neve: "Nella scrittura, con Patrick Fogli (scrittore e ingegnere elettronico, finalista al Premio Scerbanenco nel 2006 e considerato dalla critica uno degli scrittori più interessanti e originali della narrativa italiana di oggi), abbiamo subito pensato che al paesaggio dovesse essere attribuita una funzione fondamentale", continua Incerti, "non sfondo ma terzo protagonista, in grado di partecipare alla storia come una vera e propria condizione dell’anima dei due protagonisti. Con l'obiettivo di sciogliere, pian piano, nel bianco per niente candido di una neve ostile e opprimente, i nodi di un thriller senza assassini che, infilandosi nelle pieghe recondite delle psicologie dei due, potesse parlare alle coscienze di tutti noi".

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