Ritratto di Andrea Giostra
Autore Andrea Giostra :: 18 Agosto 2017
“USS Indianapolis” (2016), di Mario Van Peebles

Quando gli eroi militari vengono sacrificati alla politica

«È meglio essere rispettati che temuti»

I bombardamenti nucleari che portarono alla fine della guerra tra il Giappone e gli Stati Uniti d’America, hanno un prologo che fino a pochi mesi fa non era conosciuto al mondo non-diplomatico, al grande pubblico internazionale. Un prologo eroico e disumano al contempo, patriottico e dissacratore, crudele e cinico. Come in tutte le guerre. Come in tutti i conflitti che fanno della morte di uomini e donne una inevitabile conseguenza. Ebbene, in questa incredibile storia proiettata nelle sale italiane dal 19 luglio 2017, è l'incrociatore USS Indianapolis della marina americana con tutto il suo giovane equipaggio il protagonista. Quello che gli americano definirono “il carro armato galleggiante”, venne sacrificato scientemente dal massimo rappresentate del popolo statunitense, per salvare tutto il territorio americano dalla ferocia nipponica che il 7 dicembre del 1941 aveva già dato prova colpendo impietosamente Pearl Harbor. Il carico affidato dal comandante in capo dell’esercito americano al capitano Charles Butler McVay (Nicolas Cage), era segreto di stato e sarebbe servito a porre fine perentoria agli attacchi nipponici sul suolo americano. Il seguito della narrazione è un susseguirsi di vigliaccherie politiche e di pusillanimi decorati di guerra, di cinici potenti e di vittime sacrificali in nome più che della patria della salvaguardia del potere degli sciacalli di turno che all’onore e alla fedeltà soppiantano disinvoltamente la codardia. Basta questo perché gli appassionati della vita e della lealtà, abbiano un ottimo motivo per vedere questa bella e crudele narrazione hollywoodiana.

Trailer originale
Trailer italiano

Voto della redazione: 

3

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