Recensione di "Cocaine Wars" (La Muerte Blanca) (Argentina/Usa 1985) di Hector Olivera
Recensione di Cocaine Wars, una co-produzione di Roger Corman tra Stati Uniti e Argentina del 1985, realizzata nella terra dei gauchos, con protagonista l'allora "star" di "Hazzard" John Schneider/Bo Duke, e il bravo attore argentino Federico Luppi
Cocaine Wars del 1985 si situa tra uno studio politico sulla situazione latinoamericana alla Oliver Stone e un action muscolare tipo quelli della Cannon con Chuck Norris di quel periodo – gli anni ottanta -, senza mai mostrare di prendere fino in fondo parte ad uno di questi due estremi. È una produzione di Roger Corman che tenta di trasformare John Schneider in un “kick-ass” del grande schermo d’azione anni ‘80, regalando alla star di "Hazzard” un berretto, rocambolesche scene d’azione e armi da fuoco per scatenare l'inferno in Sud America. "Cocaine Wars" (La Muerte blanca) fu una delle prime co-produzioni del cinema americano con quello argentino appena uscito (1983) dalla dittatura di Videla, e tentò di attingere allo spirito del tempo con la sua storia di spedizioni di droga, zar dei cartelli della droga, e selvaggia argomentazione politica, ma nel fondo è solo un film d’exploitation, con tanta musica fatta al sintetizzatore.
Schneider ritrae un agente sotto copertura della DEA che cerca di infiltrarsi nell'organizzazione di un grosso esportatore di droga durante un periodo politicamente turbolento della storia argentina. È una interpretazione sottotraccia e abbastanza facile per un attore, Schneider infonde comunque il giusto malumore nel personaggio per renderlo interessante, spesso presentato in interminabili interazioni con gli abitanti del luogo, rendendo l'America sempre orgogliosa del suo senso di superiorità. Non si può non citare comunque la partecipazione come co-protagonista di Federico Luppi da poco scomparso, uno dei più importanti e anche all’estero rappresentativi, attori argentini.
Mentre il regista argentino di molti film più “impegnati” quali “La Notte della matite spezzate” (1986) o “Piccola sporca guerra” (1985) Hector Olivera, svolge con “Cocaine Wars” un lavoro da artigiano del “low budget”, mantenendo Schneider sempre in primo piano e al centro dell’azione, mentre organizza vari inseguimenti in auto e deboli risse dalla limitata portata visiva, dimostrando anche un amore per le esplosioni, specialmente quelle dei tipi più incredibili, dando però così al film alcuni dei suoi pochi momenti salienti. La parte più di valore del film è, infatti, quella fotografica, curata e dalla brillante gamma cromatica, non così comune nel cinema argentino del tempo.
Recentemente il film è stato riesumato persino in HD e in Blu-ray, per una collana della Code Red americana, dedicata al cinema prodotto negli anni ottanta da Roger Corman, e che rende proprio giustizia dopo anni di copie rovinate, piene di salti e di graffi, all’aspetto visivo del film.
In Italia, a differenza degli Stati Uniti e dell'Argentina, dove il film ebbe anche una fugace distribuzione nelle sale cinematografiche, è uscito direttamente in home video nell'ottobre 1988, in videocassetta Domovideo.
Voto della redazione:
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