20 Anni di Cinema 1994-2014: Die Hard - Duri a morire

Regia: John Mctiernan
Interpreti: Bruce Willis, Samuel L. Jackson, Jeremy Irons
Nazionalità: USA, 1995

Dopo Trappola di cristallo - Die Hard e 58 minuti per morire - Die Hard 2, tutti sentivano il bisogno di un seguito. Così il produttore ha accontentato le motivate aspettative allestendo questo terzo Duri a morire. Immancabile protagonista il muscolare Bruce Willis, questa volta alle prese con il fratello di quel terrorista che aveva ucciso 2 film fa lanciandolo da un pauroso grattacielo. Anche costui, buon sangue non mente, è un sadico dinamitardo, ex terrorista rivoluzionario, naturalmente straniero (tedesco). Con lui una ciurma di sovietici - come cattivi ormai hanno fatto il loro tempo - a lottare per una nobile causa (è una barzelletta ?): la sconfitta del capitalismo occidentale. Che si può dire dunque di questo film? Che se ne poteva fare benissimo a meno. Gli attori danno l'impressione di gigioneggiare e trascorrere qualche ora in allegria, e le vicende narrate mancano di originalità: sembrano prese dalle recenti cronache di attentati in Giappone. Unica nota a favore sono le numerose scene spettacolari, girate questa volta in economia, utilizzando soltanto abili stuntmen e facendo così a meno di supercostosi effetti speciali. Apprezzabile è anche il virtuoso montaggio di McTiernan che contagia perfettamente la frenesia dell'azione, supportato dai coinvolgenti, qualche volta anche troppo, movimenti di macchina. Il risultato, si deve ammettere, è che la tumultuosa vicenda tiene inchiodato lo spettatore dall'inizio alla fine del film. Si spera, nonostante ciò, che quest'ultimo Duri a morire segni la conclusione della storia del superpoliziotto McLean, perché non riusciamo a immaginare quale motivo di attrazione possa avere un ipotetico Die hard 4.