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Autore Simona Carradori :: 5 Ottobre 2016

Un recente video ci mostra come il cinema action al femminile debba molto al personaggio di Ellen Ripley della saga "Alien"; in particolare alla sua evoluzione psicologica avvenuta in "Aliens", il sequel diretto da James Cameron nel 1986

Ripley

Nel corso degli anni '80 i film della saga Alien - iniziata nel 1979 da Ridley Scott - riuscirono a cambiare per sempre il panorama del cinema d’azione, dando vita ad una protagonista femminile forte, piena di risorse e in grado di dominare la scena in un genere che -  orientato principalmente verso eroi maschili - relegava le donne a ruoli secondari.

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Un recente video di Fandor KeyFrame - intitolato “Perché Aliens è la madre di tutti i film d’azione” - va ad analizzare nel dettaglio questi aspetti, ponendo l’accento in particolare sull’evoluzione del personaggio di Ripley (Sigourney Weaver) nel secondo film della saga. Infatti, è proprio nel sequel diretto da James Cameron che Alien da horror prende per la prima volta la piega di pellicola d'azione, ed è lì che in Ripley vengono enfatizzate maggiormente le caratteristiche che la rendono un personaggio dotato non solo di particolare forza interiore, ma anche di una dimensione psicologica complessa e strutturata.

In diretto contrasto con le icone di ipermascolinità degli action dell’epoca - su tutti Sylvester Stallone e Arnold Schwarzenegger - Ripley si eleva a madre spirituale per tutti i personaggi femminili rappresentati nei successivi film di genere, dei quali si possono ormai citare innumerevoli esempi: da Terminator 2: Jugdement Day - sempre di James Cameron - fino ad arrivare a titoli come Kill Bill o Mad Max: Fury Road, le cui protagoniste devono in parte la loro esistenza ad Ellen Ripley.

Ecco il video:

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