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Autore Erika Favaro :: 15 Aprile 2016

Ecco una lista di problemi che il cinema hollywoodiano di oggi dovrebbe affrontare per garantire al pubblico un prodotto migliore

Interstellar

Ogni generazione ha le proprie vittorie e i propri punti di debolezza, nella vita come nel cinema. Secondo il sito therichest.com, infatti, ci sono dei problemi ricorrenti nei film di oggi, degli elementi stilistici, narrativi e produttivi che Hollywood dovrebbe abbandonare. Questo non per dire che il cielo sta crollando e che il cinema è giunto al capolinea, ma si sa che per evolvere e migliorare bisogna sempre partire da quello che non va; ecco qualche esempio:

Poca illuminazione
Se state leggendo questo articolo probabilmente fate parte anche voi di quella parte di umanità che durante il giorno è illuminata dal sole o dalla corrente elettrica. Non si capisce perché molti film siano ambientati nell’oscurità senza un vero e proprio motivo. Non ci riferiamo ai film horror in cui chiaramente il buio diventa un elemento utile alla narrazione; provate a vedere Pacific Rim del 2014 o Godzilla, perché non ci viene permesso di vedere il mondo intorno?

Sbalzi di volumi
Una colonna sonora può migliorare un film mediocre o contribuire alla formazione di un vero e proprio capolavoro. Bisogna però fare attenzione a come sono i gestiti i volumi, soprattutto quando si passa dalle scene dialogate alle musiche. Lo potete notare in Interstellar – un film a cui non si può rimproverare molto – quando le voci dei protagonisti vengono completamente coperte dalle musiche.

Troppe minestre riscaldate
Il cinema è un’industria e come tale deve tenere sotto controllo il proprio andamento economico; questo implica a volte fare delle scelte di comodo, come puntare ingenti somme sempre sui medesimi soggetti. Ecco quindi fiorire l’età dei remake, dei reboot e delle saghe cinematografiche. Nonostante il successo dei vari supereroi, Hollywood deve osare di più, investire in storie originali e in nuovi personaggi.

Troppi sceneggiatori
Ci si riferisce ad una pratica abbastanza comune ad Hollywood ovvero quella di far passare una sceneggiatura nelle mani di diversi autori prima di ottenere la versione definitiva. Anziché migliorare il testo del  film purtroppo questo comporta una sovrapposizione di stili e sentieri  narrativi che spesso disorientano lo spettatore.

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Trailer troppo lunghi
Quella del trailer è un’arte, non c’è dubbio. Spesso ci ritroviamo a vedere film terribili proprio perché siamo caduti nella trappola del trailer in cui si mostrano tutti – ma proprio tutti – i punti di forza di una storia. Questo succede anche con le commedie italiane, in cui tutte le parti più divertenti vengono svelate. Lunga vita dunque a quei trailer in cui intuiamo qualcosa di quello che sarà, a quelli che lasciano la possibilità al film di stupirci e meravigliarci.  

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