Invece dei soliti "Shining", "L'esorcista" o "La notte dei morti viventi", per questo Halloween vi consigliamo invece alcuni horror altrettanto imperdibili che però forse non conoscete ancora. Buona visione e buon spavento!
Cari lettori, è ormai tempo di Halloween, e dunque di maratone horror. Ovviamente, pellicole come L'esorcista, Shining o La notte dei morti viventi le abbiamo già consumate a dovere durante la nostra esistenza cinefila, e quindi, oggi vi consigliamo piuttosto alcuni titoli decisamente meno noti, ma che varrebbe la pena spararsi in vena fino al midollo per celebrare la notte delle streghe.
Dall'Asia, un titolo imprescindibile è ad esempio Three Extremes, opera collettiva divisa in tre episodi diretti da tre maestri orientali come Takashi Miike, Park Chan-wook e Fruit Chan. Ognuna col proprio stile e la propria visione estetica, le tre storie si amalgamano con meravigliosa perfezione: si va dai ravioli al vapore contenenti carne di feto (delirio!!) ai fantasmi freak e deformi del passato, passando per l'immancabile torture porn, di quelli veramente sadici e aggressivi. Tra parentesi, il segmento diretto da Chan, Dumplings, è poi uscito a Hong Kong anche come lungometraggio, amplificando ulteriormente la propria potenza.
Occhi aperti anche sull'australiano The Loved Ones, opera d'esordio di Sean Byrne, che devia una possibile love story adolescenziale nel più brutale dei racconti. Al centro della narrazione è Lola, una ragazza un po' weirdo che dopo esser stata rifiutata dalla sua cotta Brent, decide di rapirlo per una bella sessione di tortura casalinga. Insomma, una specie di Misery non deve morire, ma semplificato in concetto e amplificato in violenza.
Ancora: non perdetevi assolutamente Secuestrados di Miguel Ángel Vivas, probabilmente il miglior esempio di home invasion mai apparso sul grande schermo. Il ritmo è di quelli che non lasciano un attimo di tregua, e il plot – di una semplicità veramente disarmante – funge da mero pretesto per una calcolatissima esibizione di asmatica ansia e virtuosismi registici. A ipnotizzarci sono i magnetici pianisequenza e i memorabili split-screen, i quali si alternano con flusso regolare a dei dolorosissimi attacchi di profondo spasmo: in pratica, 85 minuti di tachicardia e mazzate sul cuore.
[Leggi anche: I 10 migliori film horror dal 2000 a oggi secondo British Film Institute]
Infine, per qualcosa di un po' più gioioso, segnate in agenda anche The Revenant di D. Kerry Prior: no, non è l'imminente pellicola interpretata da Leonardo DiCaprio, bensì una commedia horror che vede in scena un soldato creduto morto e poi resuscitato come mezzo zombie e mezzo vampiro; assieme al suo migliore amico, inizierà dunque ad andare in giro trucidando criminali per soddisfare la propria sete di sangue. Il film ha già vinto numerosi premi in giro per il mondo, e la cosa non ci meraviglia affatto: le risate non si contano (davvero, ci sono delle demenzialità assolutamente inimmaginabili), ma anche la parte più grafica funziona, e basti come esempio quel finale che cancella tutta la leggerezza dell'opera per deviarci in un territorio di pura inquietudine.
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