Ritratto di Erika Favaro
Autore Erika Favaro :: 20 Giugno 2016

Il cinema in alcune occasioni è riuscito a raccontare la comunità LGBT in modo autentico, doloroso, gioioso ed emozionante

Pride

C’è chi sostiene che dietro alla strage di Orlando, durante la quale un cittadino americano di origini afghane ha ucciso 50 persone in una discoteca, ci sia l’Isis. C’è chi invece sostiene che il terrorismo organizzato di matrice islamica conti ben poco e che a scatenare tutto sia stata soprattutto un'ingestibile omofobia.

Il Pulse infatti, il locale dov’è avvenuta la sparatoria, era un luogo di ritrovo per la comunità LGBT e in Italia – come del resto in altre nazioni – sono già sorte spiacevoli polemiche. Noi ce la sentiamo di occuparcene attraverso il cinema, ricordando alcuni di quei film che ci hanno aiutato a conoscere più da vicino una realtà che pensavamo distanti o che magari ci hanno dato il coraggio di vivere la nostra sessualità con meno senso di solitudine.

Nel video prodotto da Candice Drouet di Fandor c’è un montaggio che accosta alcuni dei film più interessanti degli ultimi anni, da Brokeback Mountain allo spassosissimo Pride. Il primo – il racconto dell’amore tra due cowboy interpretati da Heath Ledger e Jake Gyllenhaal – segnò un punto di svolta nella cinematografia mondiale, dimostrando che anche i modelli di machismo statunitense potevano essere “messi in discussione”. È vero anche che non sempre il cinema è riuscito a raccontare l’omosessualità, né tanto meno la transessualità che ancora in molti casi resta un tabù. Pensate alle atmosfere estetizzanti e da biopic elegante di The Danish Girl in cui si raccontava la scelta dell’artista Einar Wegener di diventare donna, in molti hanno accusato il film di Tom Hooper di non aver approfondito abbastanza la vicenda e di averne dato una versione troppo patinata. Allora molto meglio la schiettezza raggiunta da alcuni episodi televisivi come quelli di Orange Is The New Black in cui si affrontano gli orientamenti sessuali delle detenute con una libertà d’espressione che solitamente è difficile trovare sul piccolo schermo.

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Il montaggio del video di Fandor è accompagnato dal remix di I follow rivers di Lykke Li, la canzone presente in uno dei film più sensuali e ben fatti degli ultimi anni, quel La vita di Adele in cui i corpi di due ragazze che si amano vengono mostrati in tutta la loro bellezza. 

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