Ritratto di Redazione
Autore Redazione :: 10 Dicembre 2017

In finale agli Oscar il vincitore di Working Title Film Festival 2, De Hoeder, è la storia di un medico olandese 90enne. C’è tempo fino al 31 dicembre 2017 per partecipare al bando di concorso per i film che raccontano il lavoro

De Hoeder

Manca meno di un mese alla scadenza del bando di concorso internazionale per partecipare a Working Title Film Festival 3, che si terrà a Vicenza, nella nuova location del Teatro Comunale e a Exworks, dal 27 aprile al 1 maggio 2018.

C'è tempo fino al 31 dicembre 2017 per iscrivere i film che raccontano il lavoro. Il bando è rivolto principalmente a registi under 35 e aperto a opere audiovisive di qualunque genere sul tema del lavoro, in tutte le sue forme. A questa sezione, dedicata ai mediometraggi e lungometraggi, si affianca una nuova sezione – ExtraWorks, dedicata alle forme audiovisive brevi, con particolare attenzione alla sperimentazione e ai nuovi linguaggi.

Sul sito tutti i dettagli: http://www.workingtitlefilmfestival.it/call-wtff3/

De Hoeder vola agli Academy Awards
Intanto i film premiati nella seconda edizione del festival stanno conoscendo importanti successi internazionali. De Hoeder / The Shepherd dell’olandese Joost van der Wiel è candidato agli Oscar Academy Awards nella categoria Short Documentary, a cui ha avuto accesso dopo la vittoria a It's all True Film Festival, a San Paolo in Brasile.

Nello stesso periodo De Hoeder si era aggiudicato il premio per il miglior cortometraggio a Working Title Film Festival 2, ritirato dal produttore Wout Conjin (Conijn Film). Il film documentario racconta la vita di un medico novantenne olandese che continua a esercitare la sua professione con passione, dedicandosi soprattutto alle persone anziane e emarginate e scontrandosi con la burocrazia. Trailer e scheda: http://www.workingtitlefilmfestival.it/de-hoeder-the-shepherd/.

Akijo Fujimura è tra i cinque giovani registi giapponesi selezionati per dirigere la serie di film distopici Ten Years, che avrà la produzione esecutiva di Hirokazu Kore-da, uno dei più influenti autori giapponesi contemporanei, regista del recente Ritratto di famiglia con tempesta. La giovane regista giapponese, 27enne, è stata ospite di Working Title Film Festival 2 dove ha presentato, con il produttore Taro Imai, il lungometraggio di finzione Miewoharu / Eriko, pretended, uno dei film più apprezzati dal pubblico vicentino, che ha ricevuto una menzione speciale della giuria. Il film racconta di Eriko, giovane aspirante attrice che, dieci anni dopo essersi trasferita a Tokyo, ritorna al suo paese d'origine per il funerale di sua sorella. “Indossandone i panni” scoprirà molto sull’identità della sorella e di se stessa. Trailer e scheda: http://www.workingtitlefilmfestival.it/miewoharu-eriko-pretended/

Grands Travaux dei registi belgi Olivia Rochette e Gerard – Jan Claes, miglior film a WTFF2, ha avuto successo anche in Francia dove si è aggiudicato il primo premio al Festival Les Ecraines Documentaires che si è tenuto lo scorso novembre a Arcueil, nell’Île de France. Il film mostra la vita quotidiana di un gruppo di studenti di origine straniera che frequentano una scuola per elettricisti a Bruxelles. Trailer e scheda: http://www.workingtitlefilmfestival.it/grands-travaux/

Per chi vuole sparare di Pierluca Ditano, prodotto da ZeLIG, è il vincitore del Premio Gavioli 2017, che è stato consegnato il 28 novembre al Musil, museo dell’industria e del lavoro di Brescia. Tra i finalisti anche Mare Nostro, di Andrea Gadaleta Caldarola. Entrambi i film documentari avevano ottenuto una menzione speciale al Working Title Film Festival 2. Il primo ha per protagonista Peppino, napoletano d’origine, di lavoro fa il carrettiere al mercato di Porta Palazzo di Torino, il più grande mercato all’aperto d’Europa. Trailer e scheda: http://www.workingtitlefilmfestival.it/per-chi-vuole-sparare/

Il secondo è un affresco dell’economia e della cultura della pesca che ruota attorno al porto di Molfetta (Bari). Trailer e scheda: http://www.workingtitlefilmfestival.it/mare-nostro/

Collaborazioni con Bologna, Torino e Novara
Working Title Film Festival è un festival ancora giovane, ma nell'ultimo anno non sono mancate le collaborazioni con altre realtà italiane e internazionali. Nel 2017 ha collaborato con L'elefante. Festival del Tempo Lungo a Padova con la proiezione de I giganti della montagna di Silvia Berretta, vincitore del Premio Campo Lungo a WTFF2; con il Novara Cine Festival con la proiezione di Legnamè di Elisa Casadei, Nicola Lioia, Mauro Pibiri, Alice Ronchi, nell'ambito delle sezione Scenari Artigiani.

È stato partner della sesta edizione di Scriba Festival, dedicato alla scrittura di mestiere a Bologna, nell’ambito del quale ha organizzato il 12 novembre l'incontro “Scrivere di lavoro per il cinema” con il regista Francesco Clerici, lo sceneggiatore Federico Fava e la direttrice artistica di WTFF Marina Resta.

Inoltre è stato partner di I Work Therefore I am (European), un progetto Jean Monnet, finanziato dall’Unione Europea nell’ambito dei programmi Erasmus +, promosso dall’Università di Torino e da Labont, Laboratorio per l’ontologia dello stesso ateneo, presieduto da Maurizio Ferraris e diretto da Tiziana Andina.

Working Title Film Festival nasce a Vicenza nel 2016 per dare spazio al meglio della produzione audiovisiva indipendente che racconta con sguardi e linguaggi originali il mondo del lavoro e i molteplici temi che con esso si intrecciano. L’obiettivo è dare visibilità alle opere audiovisive ai margini della distribuzione ufficiale e mainstream, al cinema emergente, creando una rete fra filmmaker indipendenti e pubblico. Il festival vuole portare uno sguardo contemporaneo sui nuovi modelli e condizioni del lavoro, evidenziando non solo gli aspetti negativi, legati alla precarietà, alla frammentazione e alla riduzione dei diritti, ma anche le possibilità creative.

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