Ritratto di Silvia Ricciardi
Autore Silvia Ricciardi :: 11 Giugno 2015

Da domani, venerdì 12 giugno, il MIC – Museo Interattivo del Cinema e Fondazione Cineteca Italiana, in collaborazione con Epson, darà il via ad un progetto multimediale con contenuti video e audio in qHD e 3D delle più note pellicole horror

Un archivio da paura

A partire da domani, venerdì 12 giugno, il MIC – Museo Interattivo del Cinema e Fondazione Cineteca Italiana, in collaborazione con Epson, darà il via ad un progetto multimediale ed interattivo che prevede elementi di Realtà Aumentata disponibili per i visitatori del Museo: il percorso che aprirà i battenti domani prende il nome di Un archivio da paura. In calce è possibile visionare il trailer dell'evento!

Le recenti tecnologie incontrano l’archivio storico del MIC con l’obiettivo di offrire un’esperienza unica ed esilarante! Entrando nell’archivio filmico del museo, che viene aperto al pubblico per la prima volta, e indossando gli smartglass Moverio di Epson si potranno rivivere le scene dei più famosi film horror che la storia del cinema ricordi! Usufruire del servizio sarà semplicissimo: bisogna indossare i Moverio e le cuffie in dotazione, rivolgere lo sguardo verso i QR Code presenti all’interno dell’archivio e magicamente compariranno davanti ai propri occhi i contenuti video e audio in qHD e 3D.

Al centro del progetto, sono collocati sia gli ambienti in cui la pellicola è conservata, ossia il Nuovo Archivio filmico della Cineteca, sia quelli in cui essa viene riversata su aggiornatissimi supporti, cioè la sezione dedicata al Laboratorio, sede delle lavorazioni. 

Insieme all’archivio sarà inaugurato anche il Tunnel dei Sogni, un apposito tunnel, allestito e  decorato per l’occasione con immagini di noti film che ricoprono un importante ruolo all’interno della storia del cinema, che ha la funzione di mettere in comunicazione il Laboratorio e il Nuovo Archivio Storico dei Film.

L’idea di trasformare l’intero corpus della Cineteca in un museo vivente aperto al pubblico nasce in un periodo di ingenti cambiamenti riguardanti la Settima Arte: infatti oggigiorno gli archivi filmici devono essere in grado di conservare i film nella loro nuova veste digitale, ma sono impegnati anche nel riversamento dei vecchi materiali in pellicola sui più sicuri supporti digitali, una professione che richiede tempo, dedizione e soprattutto amore per il cinema!

Trailer “Un archivio da paura”

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