Si chiude il festival di Berlino 2016 con la vittoria di "Fuocoammare" di Gianfranco Rosi
Era nell'aria la speranza che Gianfranco Rosi colpisse e affondasse la giuria berlinese del prestigioso festival che era composta da Meryl Streep come presidente e gli attori Clive Owen, Alba Rohrwacher, Lars Eidinger, il critico Nick James, la fotografa francese Brigitte Lacombe e la regista polacca Malgorzata Szumowska. Con Fuocoammare conferma il suo straordinario momento di successo e accoglienza, dopo aver vinto il Leone d'Oro a Venezia tre anni fa con Sacro Gra, l'indimenticabile documentario con attori non professionisti girato nel territorio del grande raccordo anulare di Roma.
[Leggi anche: A metà festival di Berlino "Fuocoammare" di Gianfranco Rosi è il favorito]
Questa volta Rosi sceglieva un altro territorio ricco di storie e cronache contemporaneee: l'isola di Lampedusa, una storia di migranti quasi impossibile da raccontare perché occorre perdersi tra migliaia di vissuti che andrebbero raccontati tutti uno per uno per la loro straordinaria bellezza. Rosi c'è riuscito seguendo ben seimila migranti, raccontando storie particolari e soprattutto respirando i vissuti delle esistenze in quell'anno che si è trasferito a Lampedusa, per realizzare il lavoro di documentazione che ogni bravo documentarista dovrebbe svolgere.
Il film poteva anche dividere il pubblico e la giuria, come aveva riferito Rosi nelle interviste, per questo il regista non sperava più di tanto nel premio, anche se negli ultimi giorni era praticamente il primo favorito tra i papabili candidati.
L'Orso d'argento per la regia è andato a Mia Hansen-Løve per Things To Come (L'avenir), storia drammatica interpretata dalla solita splendida Isabelle Huppert.
Di seguito la lista con tutti i premi:
Orso d’oro al miglior film: Fuocoammare di Gianfranco Rosi
Gran premio della giuria: Death in Sarajevo di Danis Tanovic
Premio Speciale Alfred Bauer: A Lullaby to the Sorrowful Mystery di Lav Diaz
Miglior Regia: Mia Hansen-Løve per L’avenir (Things to Come)
Miglior Attrice: Trine Dyrholm per Kollektivet (The Commune)
Miglior Attore: Majd Mastour per Inhebbek Hedi (Hedi)
Miglior Sceneggiatura: Tomasz Wasilewski per Zjednoczone stany miłości (United States of Love)
Miglior Contributo Artistico: Mark Lee Ping-Bing per la fotografia di Chang Jiang Tu (Crosscurrent)
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