«Il Concorso nasce per volontà dell’Assessore Celani che ha voluto mettere in risalto la sua bella terra con questa manifestazione. Gli obiettivi sono quelli di diffondere la cultura cinematografica tra i giovani della provincia di Frosinone»
Ciao Eugenia, benvenuta e grazie per aver accettato il nostro invito. Se volessi presentarti ai nostri lettori cosa racconteresti di te quale artista poliedrica ed esperta di cinema?
Salve Andrea e grazie dell’invito! Da bambina m’incantavo letteralmente davanti ai film dei neorealisti italiani - che i miei genitori erano soliti guardare e riguardare. Ovviamente, a cinque sei anni era più naturale leggere una partitura pianistica che una pellicola cinematografica, ma ero attratta da entrambe le arti: cinema e musica. Memorizzavo la linea melodica delle colonne sonore e continuavo per giorni a canticchiarle a mamma e a papà. All’Università, dopo iniziali incertezze sulla scelta del percorso di studi, optai per “Arti e Scienze dello Spettacolo” presso l’Università La Sapienza di Roma, con curriculum rivolto al Cinema e alla sua storia. Mi ero innamorata del testo di Rudolf Arnheim “Film come arte” (1932) che sostava a mo’ di breviario sul mio comodino e di alcuni scritti di Vito Pandolfi quali “Teatro italiano contemporaneo” (1959), e “Regia e registi nel teatro moderno” (1973) assieme agli epistolari di Strehler, Grassi e Guerrieri sulle prime stagioni del Piccolo Teatro di Milano, per una seconda specializzazione in “Teatro Cinema Danza e Arti digitali” (la prima era in musica da camera, indirizzo interpretativo/compositivo).
Recentemente il Comune di Ceprano, nella persona dell’Assessore alla Cultura Anna Celani, ti ha nominata Presidente della Giuria del prestigioso concorso cinematografico “Cortocircuito a Fregellae”, ideato e organizzato proprio dal Comune. Come è nata questa proposta da parte del Comune e dell’Assessore Celani?
Fernando Popoli, col quale ho avviato una collaborazione artistica sul cinema, ha suggerito me come Presidente forse per quelle che lui chiama capacità di analisi culturale e probabilmente per la mia formazione che nasce dall’esperienza pianistica (sono concertista in varie formazioni) per approdare alla presentazione di eventi e di puntate radiofoniche e televisive per note emittenti.
Quale la tua collaborazione con questa istituzione e cosa puoi dirci in merito?
Questa, a dir la verità, è la prima volta che collaboro con il Comune di Ceprano e mi auguro che restino soddisfatti. So che è un Comune molto attivo sul piano dello spettacolo e sul piano delle iniziative culturali e mi farà piacere collaborare anche in futuro.
Ci racconti qualcosa di questo interessante concorso cinematografico? Come nasce e quali sono le aspettative e gli obiettivi di chi lo ha ideato e promosso?
Il Concorso nasce per volontà dell’Assessore Celani che ha voluto mettere in risalto la sua bella terra con questa manifestazione. Gli obiettivi sono quelli di diffondere la cultura cinematografica tra i giovani della provincia di Frosinone. Le aspettative sono di ripetere il grande successo di pubblico come la prima manifestazione che si è tenuta l’anno scorso.
La Giuria si compone di altri due grandi esperti e noti professionisti, il regista e sceneggiatore cinematografico Fernando Popoli, presidente di Atelier Lumiere, e Ignazio Senatore, psichiatra, psicoterapeuta, docente dell’Università Federico II di Napoli. Ci racconti qualcosa di loro?
Fernando Popoli è stato molto attivo nel cinema italiano come sceneggiatore negli anni Settanta. Oggi i suoi film vengono trasmessi dalle televisioni di tutto il mondo e sono considerati dei Cult Movie. In questi ultimi anni si è dedicato ai corti e medio metraggi e ne ha realizzati 25. Tiene corsi sul linguaggio del cinema negli Istituti scolastici e in alcune Università. Ignazio Senatore, oltre ad essere psichiatra e psicoterapeuta, nonché docente universitario, è un grande esperto di cinema. Ha scritto molti libri sui più grandi registi italiani, come Roberto Faenza ed altri, ed è direttore artistico del concorso: “I corti sul lettino”, che si svolge a Napoli da molti anni e vede la partecipazione di grandi attori e attrici.
Come state collaborando per la buona riuscita dei premi e della selezione delle opere?
Abbiamo deciso di vedere i film separatamente una prima volta per non influenzarci, poi apriremo insieme una discussione per stilare una graduatoria. Infine assegneremo i premi.
Quali sono i criteri che avete concordato e come procederete per dare lustro e visibilità alle opere cinematografiche proposte?
Dobbiamo esaminare gli aspetti formali, cioè lo stile del regista, la qualità della fotografia, della sceneggiatura e delle interpretazioni, poi i contenuti narrativi e la loro capacità di raggiungere il pubblico. Dopo la premiazione, diffonderemo le opere premiate tra i giovani, nelle biblioteche e nelle scuole. Inviteremo gli autori a caricarle su vari siti di diffusione.
Cosa vuoi aggiungere per concludere questa breve chiacchierata su “Cortocircuito a Fregellae”? C’è qualcosa che i nostri lettori curiosi di questa iniziativa artistica devono sapere? Dove potranno seguire il concorso cinematografico?
Speriamo di condividere in diretta l’evento! L’augurio è che gli spettatori cinematografici si sorprendano sempre guardando quei salti di tempo e di spazio che il film ha in comune con tutte le arti moderne e – per dirla con Arnheim – che continuino ad analizzare i “mezzi differenzianti” del cinema ossia i suoi mezzi formativi, che sono poi i suoi mezzi artistici. Da fruitori spontanei ad intenditori consapevoli.
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Andrea Giostra
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