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Autore Rita Andreetti :: 30 Ottobre 2016

C’è chi la ama e c’è chi la odia, ma in entrambi i casi si tratta di un affare da tanti milioni: ecco come i VIP di Hollywood se la passano in Cina

Ex governatore della California, Arnold Schwarzenegger è comparso nei titoli dei quotidiani cinesi per aver siglato una collaborazione da 200 milioni di dollari per The Guest of Sanxingdui. Schwarzenegger comparirà in qualità di visitatore straniero nella provincia del Sichuan, in questo prodotto epico di cui ancora non si conosco molti dettagli. Ma il ritrovato attore era già in Cina per le riprese di Journey to China, al fianco di Jackie Chan. Non è la prima volta che i due lavorano insieme, tra le collaborazioni anche una pubblicità progresso, di dubbio gusto, contro la pirateria.

Mentre l’ex culturista naturalizzato americano si fa le budella d’oro con produzioni sconosciute, Kevin Costner ha conosciuto la faccia buia della Cina, incappando in uno spiacevole problema produttivo. L’attore era coinvolto assieme alla sua casa di produzione Treehouse Films nella scrittura di Shanghai Sojourners; in una fase di ri-scrittura, tuttavia, la produzione maggioritaria Kylin Pictures ne ha richiesto l’allontanamento. Ora il contenzioso si rifà ovviamente a questioni monetarie.

La collaborazione era già stata annunciata a giugno durante lo Shanghai International Film Festival, quindi ora c’è da vedere cose se ne faranno delle 104 pagine di sceneggiatura redatte dall’attore. Intanto, Costner ha deciso di spostare il contenzioso in tribunale accusando Kylin di aver usato il suo nome per la promozione del film, per poi lasciarlo a piedi. La storia di Shanghai Sojourners è quella di una donna che si innamora di un ebreo durante la seconda guerra mondiale e lo aiuta a scampare ai Nazisti.

[Leggi anche: Kevin Costner potrebbe unirsi a Jessica Chastain e Idris Elba nel film "Molly's Game"]

Nel frattempo, è di questi giorni l’uscita di Inferno, con un amato Tom Hanks che torna agli schermi cinesi dopo che tre anni fa il suo Cloud Atlas ebbe un notevole successo (sebbene ritoccato dalla censura). Anche la prima puntata della trilogia di Dan Brown, Il codice da Vinci, aveva spopolato il botteghino: eppure, a soli 22 giorni dall’uscita, il film era stato ritirato in fretta e furia per una massiccia protesta dei cattolici cinesi. Spiegazione ufficiale: ragioni commerciali. Le stesse che poi hanno impedito ad Angeli e Demoni di arrivare nella Terra di Mezzo.

Se i divi di Hollywood pensavano che fosse una passeggiata in discesa accedere al mercato cinese, si sbagliavano di grosso.

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