Gabriele Muccino è stato confermato come regista di “Near Death”, produzione americana sci-fi thriller. Stavolta, l'autore italiano si tufferà in territori misteriosi, tra pericolose indagini e complotti mondiali
Hollywood non si è ancora stancato di Gabriele Muccino, il quale dirigerà un sci-fi thriller a stelle e strisce, Near Death. Ad annunciarlo è la Voltage Pictures, casa di produzione già responsabile di titoli come The Canyons (Paul Schrader), Dallas Buyers Club (Jean-Marc Vallée), Don Jon (Joseph Gordon Levitt), The Hurt Locker (Kathryn Bigelow), e tanto cinema di genere tra cui l'ultimo Cabin Fever e diversi Romero. La sceneggiatura del progetto è stata affidata a Carter Blanchard, attualmente impegnato anche nella scrittura del nuovo Independence Day, mentre a produrre saranno Sherryl Clark e Joe Riley.
Al centro delle vicende, un uomo scampato alla morte che inizia a predirre il futuro e a comportarsi in maniera bizzarra; sua moglie, sull'orlo del collasso, comincia a investigare scoprendo un complotto che trascende spazio e tempo. Insomma, una cosa totalmente estranea a Muccino, famoso qui da noi per i suoi drammi famigliari (Ricordati di me) e coppie scoppiate (L'ultimo bacio). Attualmente, l'autore è già sul set di un'altra produzione hollywoodiana, Fathers and Daughters, che vanta un cast stellare formato da Aaron Paul, Russel Crowe, Amanda Seyfried, Diane Kruger, Octavia Spencer e Jane Fonda; previsto per il 2015, l'opera parlerà di un celebre romanziere in cerca di stabilità, e del suo rapporto con la figlia.
La precedente avventura americana del regista fu invece per Quello che so sull'amore (Playing for keeps), uscita da noi l'anno scorso. Il film, interpretato da Gerard Butler, Jessica Biel, Uma Thurman, Catherine Zeta-Jones e Dennis Quaid, fece storcere il naso a diversi critici. Per Reelviews è “una commedia sciatta”, mentre per Rolling Stone è addirittura “bruttissimo”. Insomma, ritornare dopo dei trascorsi così è assolutamente rischioso, e rende Near Death l'opera decisiva per il futuro del regista italiano negli studios statunitensi, di quelle capaci di cambiare e deviare intere carriere. Perchè se anche stavolta dovesse essere flop, Muccino potrebbe essere totalmente radiato dalle agende hollywoodiane. D'altronde, esiste già un altro autore pronto a prendersi il suo posto nella fabbrica dei sogni, e stiamo ovviamente parlando di Paolo Sorrentino, attualmente lanciatissimo dopo il successo de La Grande Bellezza.
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