Dopo il successo del 2009 con "A Single Man", Tom Ford annuncia il titolo del suo secondo film, che sarà prodotto da George Clooney oltre che un adattamento di "Tony e Susan" di Austin Wright: "Nocturnal Animals" ora andrà in cerca del cast adatto
Il guru della moda Tom Ford viene incontro finalmente ai suoi fan con un annuncio sull'atteso secondo film, dopo il successo di A Single Man: il titolo è Nocturnal Animals. L'opera sarà un adattamento del libro Tony e Susan di Austin Wright, come riporta The Hollywood Reporter. La produzione sarà affidata a George Clooney e la storia seguirà due vicende: una di una donna che deve affrontare delle oscure verità riguardo al suo primo matrimonio, l'altra che nasce invece quando la donna legge un manoscritto del suo ex marito, che racconta di un uomo in vacanza con la famiglia che va a finire molto male, con la morte. Ora si aspettano news sul possibile cast.
Dopo una gloriosa carriera nel mondo della moda, Tom Ford nel 2009 aveva esordito nel filmmaking con A Single Man, prodotto molto apprezzato dalla critica e dal pubblico tanto da diventare uno dei film più graditi dell'anno. Colin Firth inoltre diede prova di ottime capacità attoriali e i suoi crediti aumentarono notevolmente nel mondo hollywoodiano, portandolo a essere una delle prime scelte delle case di produzione da quel momento in poi.
[Leggi anche: Tom Ford torna a dirigere: questa volta sarà l'adattamento di un thriller]
Di recente il regista aveva annunciato di aver finito lo scorso autunno una sceneggiatura di un thriller e di essere in procinto di iniziare i casting. Ora si sa che il romanzo è uno dei più avvincenti del'autore e Tom Ford dovrà davvero fare un ottimo lavoro per adattare un'opera così sensibile e complessa. Una sottile operazione di metaletteratura, visto che Animali notturni è il libro che la protagonista del romanzo legge, e che è tornata in auge nel 2010, quando una riedizione dopo 17 anni ha dato gloria postuma a Wright, che aveva pubblicato il libro nel 1993.
Ecco un convincente estratto dalla recensione di Paolo Giordano sul Corriere della Sera del 2011: "La paura, sembra dire Austin Wright, ha sempre a che fare con altra paura, vive di continui rimandi a se stessa. Mentre assistevo alla giostra del massacro di Tony, per esempio, mi affioravano alla mente immagini precedenti: i due torturatori in tenuta da golf di Funny Games, lo stupro raccapricciante della figlia di un altro professore universitario in Vergogna, e poi la famiglia Perowne, sequestrata in casa propria, in Sabato. Altre finzioni, altre suggestioni che rinviano a qualcosa d'inconoscibile che si trova ancora più in là, nel profondo. Al senso di catastrofe che alberga già in noi e le storie hanno il compito di risvegliare".
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