Recensione di Ritorno alla vita | Sghembo, insensato e imbarazzante scivolone di Wenders
Recensione di Ritorno alla vita di Wim Wenders: Opera sbilanciata, sghemba e disastrosa, con un cast spaesato e quasi in trance. Un passo falso imbarazzante per il grande regista
Il cinema di Wim Wenders è sempre stato personalissimo, forte di una carica ermetica e (talvolta) di una trascendenza impervia in grado di porre chi guarda in una posizione attiva e contemplativa al tempo stesso, e di attuare un'operazione d'immersione, deciframento e rilascio dei sensi. Da Paris, Texas a Pina, passando per l'ultimo Il sale della terra, Wenders è sempre stato anche misurato ed essenziale nel filmare l'astrazione del sentimento e l'oblio emotivo.
Caratteristiche che, in Ritorno alla vita (imbarazzante titolo italiano), perdono la bussola e vengono risucchiate da un gorgo di inusitata e indifendibile insensatezza che lascia sgomenti. Si rimane senza parole di fronte all'abbozzo azzardato e cieco dei personaggi, alla spudorata banalità asettica dei dialoghi ("Devo chiedere aiuto, non posso farcela da sola", "Ormai è acqua passata, sono cambiato"), al collage menomato e monco di una sceneggiatura senza filo logico né scheletro narrativo portante, alla recitazione enfatica e sbilanciatissima (spaesata Charlotte Gainsbourg, perennemente in trance James Franco), al montaggio altalenante e a sprazzi, ai faticosissimi e sbocconcellati sviluppi di trama, alle azioni assolutamente incoerenti, incomprensibili e illogiche dei personaggi.
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Procede sbandando, irrigidito in un 3D legnoso e asfissiante, senza meta (ma con l'illusione di averla), senza un'idea precisa (ma con la convinzione di starla trasmettendo), senza metodo (ma con la certezza di possederlo). Blocchi narrativi tagliuzzati con una casualità impressionante la quale a un certo punto sembra quasi sperimentale nella sua palese incompiutezza e incoscienza. Il film non c'è, non si vede, Wenders è assente, come sonnambulo, ed è questa la sensazione che alla fine pervade l'intera opera. Il ritorno alla vita, semmai, è quello degli spettatori al termine della visione.
Voto della redazione:
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