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Autore Sandra Martone :: 28 Agosto 2014

"Manhattan", il nuovo period drama della WGN sulla costruzione dell'atomica

Manhattan il nuovo period drama della WGN

Di serie televisive ambientate nel passato ne è pieno il recente palinsesto americano e in questa consuetudine, che vede essersi già affermate a seguito di un grande successo di pubblico e critica, show come Halt and Catch Fire, The Americans, Masters of Sex e Penny Dreadful, s’inserisce il neonato Manhattan, prodotto della rete WGN America che, già nella stagione invernale, aveva tentato di riscrivere e romanzare la storia con Salem, tv drama dai toni esoterici ambientato nel XVII secolo nella cittadina del Massachusetts famosa per i processi alle streghe.

Se con Salem era palese fin dalle prime scene che l’agognato sostegno del pubblico non sarebbe arrivato, con Manhattan le cose sembrano molto diverse sin dalla scrittura della serie televisiva che è stata messa nelle mani di uno degli sceneggiatori che ha portato al successo l’amatissima Masters of Sex della Showtime, Sam Shaw.

Fin dalle prime battute del telefilm è chiaro il contesto storico in cui si svolgeranno le azioni: luglio 1943, Los Alamos, Messico. A 766 giorni dall’evento che cambiò la storia della Seconda Guerra Mondiale, ovvero il lancio della bomba atomica su Hiroshima, un gruppo di scienziati si trasferisce in Sud America su ordine del governo statunitense per lavorare senza destare sospetti, e senza essere a conoscenza del reale motivo della chiamata, sull’arma di distruzione di massa. In particolare, tra le brillanti menti che saranno la causa di morte per quasi 200.000 persone, spicca il giovane scienziato Charlie Isaacs, neo dottorato in fisica all'Università di Harvard e vincitore del prestigioso premio Forbes, che arriva insieme a sua moglie Abby e al figlio Joey in quel di Los Alamos. Charlie non è l’unico a essere stato ingaggiato per prendere parte a un progetto di estrema segretezza coordinato dal dottor Reed Akley, capo di un team di scienziati che operano nella cittadina, in cui ciascuno di essi si è trasferito insieme alla rispettiva famiglia.

Sempre a Los Alamos lavora Frank Winter, nonché alter ego televisivo del fisico J. Robert Oppenheimer, il quale fa parte di un team concorrente a quello di Charlie e composto da meno persone e con mezzi più ristretti del dottor Akley. Frank è sposato con Liza una botanica dalle grandi potenzialità che ha deciso di mettere da parte le proprie ambizioni lavorative per stare accanto al marito. La versione "ufficiale" del Progetto Manhattan, che dà il titolo alla serie, è l'ideazione di un radar ma Charlie non tarda a sapere del vero obiettivo degli scienziati radunati a Los Alamos.

Molto spesso quelli che sono definiti period drama usano un’ambientazione storica per dare un tocco vintage a racconti che di sostanza hanno ben poco. Nel caso di Manhattan però l’atteggiamento della serie appare ben diverso: la rivalità tra i due team di scienziati, che è trattato nello show televisivo come un thriller, al quale è stata aggiunta, per aumentare il pathos, la probabile presenza di una talpa che potrebbe passare informazioni importanti alle potenze straniere, ha come corollario i dilemmi etici e morali di chi sa, o viene a conoscenza, della verità e la quotidianità della vita dei protagonisti che sono costretti a vivere in un limitato spazio ovattato al di fuori di un mondo che nel frattempo sta andando a fuoco.

Questo dietro le quinte romanzato di uno degli episodi più importanti e crudeli della storia dell’umanità ha quindi tutte le carte in regola per diventare uno tra i più lodevoli prodotti della fin troppo prolifica serialità americana.

 

 

 

 

Manhattan trailer del nuovo period drama WGN

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