Il 2 e 3 Dicembre 2014 arriva in diverse sale The Space e Uci "20.000 Days on Earth", docu-film di Iain Forsyth e Jane Pollard. Al centro della scena, il grande Nick Cave, prima e durante la lavorazione del suo ultimo album "Push The Sky Away"
Rockettari depressi, è il momento di tornare al cinema: il 2 e il 3 Dicembre infatti, diverse sale delle catene UCI e The Space proietteranno 20.000 Days on Earth di Iain Forsyth e Jane Pollard, docufilm su Nick Cave, cantore della malinconia che si fa melodia della tristezza. L'opera arriva finalmente nei nostri cinema dopo aver fatto tappa al Sundance, a Berlino, Sydney, Atene e all'ultimo Torino Film Festival, dove ha fatto godere i tantissimi fan piemontesi del musicista. Al centro della narrazione, 24 ore fittizie nella vita di Cave, prima e durante la registrazione del suo album Push the Sky Away, quindicesimo disco coi Bad Seeds uscito nel Febbraio del 2013. Insomma, una pellicola di difficile collocazione e definizione: è di certo un documento sulla lavorazione all'album, ma anche e soprattutto finzione e messa in scena, viaggio immaginario nella mente dell'artista.
Così, troviamo un Nick Cave che si sveglia nella medesima stanza della copertina di Push the Sky Away, per poi visitare uno psicanalista, guidare una jaguar per andare a prendere Ray Winstone (Hugo Cabret, Percy Jackson, Le cronache di Narnia), l'ex collaboratore Blixa Bargeld e addirittura Kylie Minogue. Nel mezzo, dei pranzi di lavoro, dei momenti in sala di registrazione e alcune performance live. Ha detto Forsyth sul Los Angeles Times: “Non ci siamo mai chiesti se questo fosse un documentario o meno. Forse si, può essere una sorta di documentario, perché racconta una storia che, sotto un certo livello, è vera”. Prosegue la Pollard: “È su una persona vera, quindi in quel senso è un documentario. Ma per me e Iain, il vero e il reale sono delle maniere riduttive per guardare le cose. È molto più interessante ed espressivo lasciare che l'immaginazione prenda vita”.
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Molto positive le reazioni della critica statunitense alla pellicola. Per il New York Times è “un intimo e onesto ritratto delle radici creative di un artista del rock”, mentre Variety ne ha particolarmente apprezzato il mix di documentario e fiction, ovvero d'informazioni didattiche e creativa messa in scena. Lodi anche dal Village Voice, che ha amato la maniera in cui Nick Cave sembrasse finalmente una persona vera, senza maschere, e dove la finzione non sembra mai finta, bensì spontanea, fresca e viva. Insomma, buona visione e appuntamento nelle sale The Space e Uci il 2 e il 3 Dicembre.
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