Il nuovo film di Samuele Sestieri, Lumina, sarà presentato in prima mondiale al Festival di Rotterdam (2/6 giugno). Una fiaba moderna sull'amore e le immagini tra documentario di fantascienza e racconto di formazione
Sarà presentato in prima mondiale nella sezione Bright Future dell’International Film Festival Rotterdam (2/6 giugno), LUMINA, l'opera seconda di Samuele Sestieri (già autore con Olmo Amato di I racconti dell'orso): «una fiaba moderna sull'amore e sulle immagini – nelle parole del regista – sospesa tra “documentario” di fantascienza e romanzo di formazione».
Al centro del racconto, una donna misteriosa (interpretata da Carlotta Velda Mei) che si risveglia su una spiaggia deserta. Vaga tra ruderi e macerie, percependo la memoria degli oggetti. Come una fonte di energia è in grado di riattivare dispositivi tecnologici spenti da tempo. In una città fantasma la donna accede all'archivio digitale dello smartphone appartenuto a Leonardo (Matteo Cecchi). Apprende così il linguaggio delle immagini e dei suoni e, attraverso i video della relazione fra il ragazzo e la sua fidanzata (Laura Sinceri), conosce l'amore.
Girato tra i borghi abbandonati della Basilicata e alcuni luoghi nascosti del Lazio, Lumina – continua Sestieri – «si fonda sulla fede in un cinema fieramente low budget che utilizza i fantasmi architettonici del nostro Paese per mettere in scena il peso della perdita, dell'assenza, del vuoto».
Scritto da Pietro Masciullo e Samuele Sestieri, Lumina è prodotto dalla neonata Studio Ma.Ga. di Sestieri e Pietro Stori, in associazione con Il Varco di Andrea Gatopoulos e Marco Crispano e con Mario Cattaneo.
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