Ritratto di Erika Favaro
Autore Erika Favaro :: 15 Giugno 2016

Il video, firmato da Virgilio Villoresi, introduce la 52ª edizione che si terrà a Pesaro dal 2 al 9 luglio

Pesaro Film Festival

La sigla di un festival non è un puro e semplice filmato pubblicitario caro esclusivamente agli organizzatori della kermesse, è molto di più. Agisce come una specie di madeleine proustiana e di momento introduttivo per gli spettatori che di anno in anno scelgono di essere fedeli ad una manifestazione. Quando la si rivede è impossibile non tornare con la mente a quei giorni di felice delirio tra sale stampa, proiezioni, incontri con gli autori; allo stesso modo serve agli spettatori del festival a staccarsi dalla realtà prima che inizi il film, ad entrare con più facilità nell’universo narrativo.

Quest’introduzione perché è con piacere che annunciamo la pubblicazione della nuova sigla del Pesaro Film Festival. A firmarla è stato Virgilio Villoresi, uno dei maggiori cineasti di animazione oggi in circolazione molto attivo anche nel campo della pubblicità per marchi come Valentino, Fendi, Fornasetti e Moleskine.

La kermesse si svolgerà a Pesaro dal 2 al 9 luglio e sarà diretto da Pedro Armocida. Una delle caratteristiche fondamentali della manifestazione è quella di combinare il cinema classico a quello più innovativo, non a caso prendendo il nome di Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro, con quel “nuovo” ricco di significati.

“Per realizzare questo video ho scattato oltre 420 fotografie. Le mani le ho animate in stop-motion, scatto dopo scatto, e tutto quello che ho messo in scena è reale, materico” racconta Villoresi parlando della sigla. “Ho raccontato quindi, seguendo la mia naturale inclinazione a meravigliare, il contagio fluidico tra le mie mani e i film sperimentali stampati su carta che ho amato di più nella vita. Come un direttore d’orchestra ho cercato di creare una dimensione ritmica legata al Guglielmo Tell di Rossini tra le immagini e il movimento delle mie dita per suggerire quel processo di decantazione per cui la mia idea di messa in scena appare in una fluttuante, fantasmatica dimensione”.

[Leggi anche: 50+1: Tutto pronto per la Mostra del Nuovo Cinema di Pesaro 2015]

Un lavoro in cui creatività, tecnica e amore per il cinema si fondono; sarà una vera gioia per gli occhi riconoscere gli omaggi a grandi opere del passato come Un Chien Andalou di Luis Buñuel o Le Sang d’un poète (1930) di Jean Cocteau.  

La 52^ edizione del Pesaro Film Festival sta per arrivare, presto vi terremo aggiornati con più informazioni circa la programmazione e gli ospiti. 

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