Grande entusiasmo a Taormina per Cristiana Capotondi e Alessandro Genovesi, che insieme hanno presentato al pubblico del festival, il video del backstage di Soap Opera
Grande entusiasmo a Taormina per Cristiana Capotondi e Alessandro Genovesi, che insieme hanno presentato al pubblico del festival, il video del backstage di Soap Opera. La nuova commedia vedrà nuovamente protagonista la coppia Capotondi-De Luigi, ma sarà un film corale interpretato anche da Vittoria Puccini, Ricky Memphis, Diego Abatantuono e Ale e Franz. Soap Opera, uscirà nelle nostre sale il prossimo 23 ottobre, coprodotto dalla Colorado Film e Medusa che lo distribuirà ed “è bellissimo”, come precisa sorridendo Genovesi.
Lo sceneggiatore milanese ha avuto un grande successo di pubblico con i suoi precedenti lavori dopo aver scritto Happy Family di Gabriele Salvatores. “Fare delle belle commedie è il risultato di saper filtrare bene ciò che ci accade nella vita. A scuola non ero un secchione ma andavo abbastanza bene. Ai temi prendevo sempre 8 e i professori si divertivano molto a leggerli. Poi per 15 anni ho lavorato come attore e ho avuto la possibilità di studiare tanto. Da regista sto molto attento a non interpretare i personaggi degli attori perché mi infastidiva molto quando lo facevano con me”.
Un film, Soap Opera, che racconta ciò che accade l’ultima notte dell’anno in un condominio un po' particolare, scimmiottando i film in costume e i classici del cinema americano, con i tratti tipici della commedia italiana degli ultimi anni. “È una commedia che parte qualche giorno prima di Capodanno”, racconta Cristiana Capotondi, “e parla di un condominio in cui tutti vorremmo vivere. La scenografia è un piacere per gli occhi e lavorare con degli attori che conosco così bene è stato sicuramente un vantaggio. Il fatto poi che Alessandro sia stato un attore, gli consente di dare delle indicazioni veramente dettagliate ma anche di costruire un rapporto privilegiato con gli attori, che gestisce con grande sensibilità”. Qualcosa a che vedere con L’ultimo Capodanno di Marco Risi? “Niente affatto, quello partiva da un racconto che consacrava Niccolò Ammaniti come scrittore pulp. Aveva delle caratteristiche grottesche che non c’entrano niente con noi se non fosse per il periodo di Capodanno”, ha precisato Genovesi.
Innegabile la chimica che si è creata tra i due attori protagonisti, Cristiana Capotondi e Fabio De Luigi, già partner in La peggior settimana della mia vita (2011) e Il peggior Natale della mia vita (2012). L’attrice trentatreenne, “vestita come un confettino da battesimo di bambino maschio”, come lei stessa ha definito il suo look, ha speso non poche parole di elogio per il suo collega. “La cosa che lega di più me e Fabio è l’amore per il cibo. Lui è sempre a dieta mentre io sul set richiedo sempre un sacco di delizie. Credo di essere una rovina per la sua linea. Poi ci fanno ridere le stesse cose e questo ci aiuta molto nel lavoro. Fabio sul set ci fa ridere talmente tanto che io e Laura Chiatti nell’ultimo film insieme siamo state allontanate dal set perché non riuscivamo a smettere”. L’affiatamento sul set è molto importante per la riuscita del film. “Questo è il mio terzo film. Sono un privilegiato a fare questo lavoro. Con quasi tutti gli attori ho instaurato un rapporto di amicizia prima che di lavoro. Il mio film ha un obiettivo puramente commerciale”. Un limite? “Assolutamente no. La parola commerciale non ha necessariamente un’accezione negativa. La commedia ha un ruolo sociale perché fa divertire le persone, senza cambiargli la vita ma rendendogliela sicuramente migliore. Preferisco realizzare dei film visti da tante persone. In più ho degli obblighi contrattuali che devo rispettare se intendo continuare la mia carriera”.
Una commedia, dunque, che attendiamo con ansia in cui Cristiana Capotondi interpreta il ruolo che ha definito come “il più importante della sua carriera”. Genovesi ha poi approfondito le caratteristiche del film. “Soap Opera è molto diverso dai miei film precedenti, è una pellicola bizzarra ambientata in un posto che non esiste, interamente costruito negli studi di Cinecittà. Un’altra cosa bellissima del film è la colonna sonora di Andrea Farri, un ragazzo di 32 anni che ha già fatto diverse cose e penso che diventerà un maestro nel suo settore”.
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