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Autore Rosa Maiuccaro :: 21 Luglio 2014

Dalla Francia arriva un piacevole film per tutta la famiglia, Le vacanze del piccolo Nicolas, secondo lungometraggio tratto dal romanzo best seller che ha venduto più di 15 milioni di copie nel mondo, presentato in anteprima al Giffoni Film Festival

una scena di Les vacances du petit Nicolas

Dopo Il piccolo Nicolas e i suoi genitori, arriverà in Italia, sempre distribuito da BIM, la seconda trasposizione cinematografica del romanzo francese dal successo planetario, Le vacanze del piccolo Nicolas. Confermato alla regia Laurent Tirard che si avvale dei bravissimi attori Mathéo Boisselier (il piccolo Nicolas), Valérie Lemercier (la madre), Kad Merad (il padre) e Dominique Lavanant (la nonna). Al cast si aggiunge inoltre il nostro bravo Luca Zingaretti nei panni di un regista italiano che porterà non poco scompiglio nella famiglia di Nicolas. Con la fine dell’anno scolastico arrivano infatti le tanto attese vacanze e Nicolas, insieme ai genitori e alla nonna, parte per le vacanze al mare. Sulla spiaggia si farà presto nuovi amichetti, ciascuno con la sua simpatica peculiarità a partire da Crépin che ha sempre un motivo per piagnucolare per continuare con Fructeux che mangia di tutto, comprese le gomme masticate dagli altri e finire con Isabelle, che costituirà un incubo per il piccolo, convinto che i genitori vogliano organizzare un matrimonio combinato. Un’estate indimenticabile, una commedia grottesca adatta ad un pubblico eterogeneo, capace di divertire i più grandi e i più piccoli. Il film soddisfa inoltre il palato dei cinefili poiché pieno zeppo di citazioni, tra le più lampanti Moonrise Kingdom - Una fuga d’amore di Wes Anderson, da cui sono mutuate più di una scena. Al pubblico italiano potrebbe far venire in mente l’opera prima di Daniele Ciprì, È stato il figlio per il tono grottesco e ironico al limite del cinismo.

Il libro, come il film, è ambientato negli anni Cinquanta e costituisce una critica alla piccola e media borghesia francese. Il racconto nasce dalla fantasia di René Goscinny e Jean-Jacques Sempé e dalla loro abilità di osservare i pregi e i difetti dei loro compatrioti e di riportarli nelle esperienze di un bambino di otto anni e nel contesto in cui cresce. Le avventure del piccolo Nicolas (Le petit Nicolas, come lo chiamano in Francia) diventano il tramite per soffermarsi su un universo parallelo, totalmente avulso da ciò che succedeva in quegli anni, ovvero la lotta per l’indipendenza algerina senza contare i primi fermenti socio-culturali dei movimenti giovanili degli anni Sessanta. Un paese, la Francia, forse impermeabile alle vicende storiche ma non per questo privo di colore e umorismo. D’altronde Nicolas è un bambino ordinario, neanche particolarmente intelligente, ma il ritratto della sua vita è tratteggiato con un sarcasmo talvolta sorprendente e impostato con una grazia e una delicatezza fuori dal comune. Colonna sonora, fotografia e regia sono pregevoli ma il film presenta anche dei difetti. Innanzitutto c’è una fastidiosa insistenza sul ruolo autoritario della donna all’interno della famiglia, mostrata in maniera stereotipata e inverosimile. Inoltre nel racconto c’è una quasi totale assenza di realismo, basti pensare al mancato riferimento alla lotta di classe, le disuguaglianze sociali e le tensioni politiche.

Il regista francese Laurent Tirard, che ha firmato la sceneggiatura insieme a Grégoire Vigneron, ha studiato all’Università di New York e in America ha lavorato per la Warner Bros. In Francia ha iniziato la carriera da giornalista, lavorando per la rivista Studio per poi proseguire come sceneggiatore. Nel 2004 ha diretto il suo primo lungometraggio, The story of my life [Mensonges et trahisons et plus si affinités]. In seguito ha firmato Le avventure galanti del giovane Molière (2007), Il piccolo Nicolas e i suoi genitori (2009) e Asterix & Obelix al servizio di sua maestà (2012). Le vacanze del piccolo Nicolas, presentato fuori concorso al Giffoni, sarà distribuito dalla BIM in autunno, e si è già accaparrato le simpatie del pubblico presente all’anteprima.   

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