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Autore Marco Rovaris :: 1 Aprile 2015

Una serie di dibattiti con protagoniste eccellenti dell'industria cinematografica - sia executive sia attrici e registe - saranno ospiti dell'iniziativa Women in Motion: Kering e Cannes investono così sulla vena artistica dell'universo femminile

Cannes 68

Nuona epoca per il Festival del cinema di Cannes, che unisce le forze con Kering, colosso francese del lusso di François-Henri Pinault, per lanciare l'innovativo Women in Motion. Concepito proprio da Kering per mettere in luce i meriti delle donne nel cinema, Women in Motion ospiterà una serie di dibattiti con talenti ed executive di altissimo rango, così come consegnerà ben due premi durante la sessantottesima edizione del festival, che segna anche il debutto di Pierre Lescure nei panni di Presidente.

Il primo award onorerà una figura importante nell'industria cinematografica - indipendentemente dal sesso - che ha contribuito in maniera significativa alla causa femminile. Il vincitore del premio sceglierà il premiato del secondo riconoscimento, che andrà a un'emergente regista, stavolta di sesso femminile, ovviamente. Women in Motion supporterà uno dei progetti della giovane artista premiata. 

Thierry Fremaux, che ha dovuto gestire delle critiche per quella che è stata giudicata una bassa percentuale femminile tra i registi della selezione ufficiale, ha già confermato il suo sostegno all'iniziativa, alla quale prenderà anche parte come interlocutore in uno degli incontri: "Il contributo femminile nell'industria cinematografica, sullo schermo e dietro la macchina da presa, è essenziale e non calcolabile.

Attraverso questo mezzo, cerchiamo di lavorare verso un sempre più efficace riconoscimento del lavoro della donna nel cinema. Le chiacchierate, alle quali avrò grande piacere di far parte, faranno sì che si possa entrare nello specifico e creare un luogo di dibattito fondamentale e utile, anche per l'accrescimento della rappresentazione delle donne e delle loro storie nella macchina cinema".

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Pinault è molto entusiasta di essere il promotore dell'iniziativa, avando dichiarato anch'egli che la sensibilità artistica delle donne e la specifica natura della narrazione femminile sono una parte intergrante della ricchezza del cinema. La moglie, l'attrice Salma Hayek, non sembra invece essere coinvolta in prima persona nell'iniziativa.

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