Ritratto di Enrico Bulleri
Autore Enrico Bulleri :: 10 Novembre 2017
"El Chapo"(Miniserie tv) (7 episodi) (Netflix) (Messico/Usa/Colombia/Francia/Spagna/G.B. 2017) Alternative official U.S. Sheet

Recensione della nuova miniserie Netflix sul narcotraffico, incentrata sul più famoso e importante narcotrafficante contemporaneo, Joaquin"El Chapo" Guzman.Co-prodotta dal Messico con attori e registi messicani, è stata girata in 3 serie back-to-back

Devo ammettere che quando ho letto della terza clamorosa evasione di Joaquín Guzmán alias “El Chapo” da una prigione messicana, attraverso un tunnel costruito per lui dalla sua cella fino ad una casa a un chilometro e 600 metri di distanza... beh, questa volta forse non c’era nessun accordo sotterraneo. Tanto tempo fa si poteva pensare che non fosse proprio tra i modi migliori per rimanere liberi, se qualcuno del governo o chiunque altro che veniva dopo,ti stessero alle calcagna, tentare di fuggire da un tunnel sotto una prigione di massima sicurezza in Messico, fino ad un appartamento di lusso a New York. Naturalmente, quel tunnel avrebbe dovuto essere molto più lungo di quello comunque ultratecnologico e realizzato anche grazie all’apporto di ingegneri tedeschi, che El Chapo si era fatto costruire, ma ne dovevo ancora ammirare la sua realizzazione nella realtà.

Ero pertanto desideroso di vedere questa nuova serie Netflix (mostrata in prima visione su Univision). Ma che per adesso, lascia ancora del tempo prima che El Chapo lasci la sua prigione attraverso il suo lungo tunnel, e prima ancora della sua evasione quasi altrettanto clamorosa, nel 2001, attraverso il classico cesto di biancheria sporca. Pur rimando lo stesso una bella miniserie, realizzata contemporaneamente per le prime tre serie, cosa mai successa nella storia della tv.

Questa prima stagione in effetti consta di due parti: El Chapo che sale fino al potere come signore della droga, e la sua apprensione nella scalata fino all'incarcerazione in una prigione di massima sicurezza della marina messicana, uno dei pochi corpi federali non corrotti, in Messico. Ma anche la seconda stagione è interessante seppure in diversi modi. Nella prima il giovane El Chapo incontra Pablo Escobar in Colombia – che seppure non interpretato da Wagner Moura, è una sorta di ringraziamento- “cross-over” a “Narcos” e alla storia di Pablo. La seconda è una storia d’ambientazione carceraria nella quale si trova El Chapo, ma la sua tempra rimane inflessibile..

C'è anche molto, in entrambe le stagioni, sul governo messicano e della battaglia per contrastare la corruzione nei suoi ranghi. Tutto sommato, una storia completamente vera (solo il nome del Partito Rivoluzionario Istituzionale PRI, è cambiato in PTI, per ragioni forse di opportunità politica della produzione americana, con il vicino messicano), ben interpretata e impersonata da Marco de la O nel ruolo del titolo, e che ti lascia con la voglia di vederne di più. E anche se El Chapo non può essere certamente considerato un uomo buono, la sua storia è comunque una parabola sulla resistenza dello spirito umano.

Joaquin "El Chapo" Guzman prevede di citare in giudizio Netflix e la rete tv di lingua spagnola Univision per averlo presumibilmente diffamato con una serie televisiva sulla sua vita.

"El Chapo" | Tráiler | Serie para Netflix y Univisión
"El Chapo" | Temporada 1 | Netflix
Preview: ''El Chapo'' Series Title Track by Grammy Award-Winning Artist Ile

Voto della redazione: 

3

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