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Autore Erika Favaro :: 18 Aprile 2016

La sezione "Liberaci dal male" sarà dedicata ai rapporti tra due i mondi, in programma cinque film e una serie di incontri

TGLFF

A Torino dal 4 al 9 maggio si terrà la trentunesima edizione del Torino Gay&Lesbian Film Festival, una manifestazione necessaria, che attraverso il cinema aiuta a sensibilizzare e rompere barriere culturali. Il tema di quest’anno è coraggioso e interessante, si indagherà infatti il rapporto tra la comunità omosessuale e le religioni, due mondi che quasi sempre vengono posti agli antipodi, ma che invece vivono l’uno accanto all’altro, molto spesso anche a contatto diretto.

Una parte del programma, infatti, sarà riservata al rapporto tra religioni e discriminazioni, con la sezione chiamata “Liberaci dal male”, composta da cinque film e alcuni eventi speciali.

Si tratterà di un viaggio in diverse parti del mondo che avrà inizio dagli Stati Uniti con Fair Haven di Kerstin Karlhuber in cui si racconta la storia di un giovane appena uscito da una clinica che promette di “curare” l’omosessualità. Dalla Germania invece arriva Verfehlung (The Culpable) di Gerd Schneider, una pellicola che opera un cambio di prospettiva rispetto al dramma della pedofilia, narrando i problemi esistenziali di un prelato che sente la necessità di denunciare un abuso di cui è venuto a conoscenza.

In anteprima italiana ci sarà anche Oriented di Jake Witzenfeld, documentario che narra la storia di due ragazzi palestinesi che scelgono di vivere da “stranieri” a Tel Aviv per restare lontani dai pregiudizi della loro comunità. Sempre dagli USA proviene Henry Gamble’s Birthday Party, diretto da Stephen Cone e proiettato in anteprima italiana. La festa per i 17 anni di Henry, figlio di un pastore battista, si trasforma in un’occasione in cui pulsioni sessuali e problemi personali malcelati esplodono in una tensione fortissima. Chi ne fa le spese è la persona più fragile: il ragazzo gay della compagnia.

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Oltre alle proiezioni di film è in programma l’evento “Quale primavera?” dedicato alla Tunisia in cui verranno presentati due cortometraggi. Saranno presenti i due giovani autori accompagnati da avvocati che stanno seguendo i casi di persone arrestate e incarcerate per sodomia.

Il Torino Gay & Lesbian Film Festival è amministrato dal 2005 dal Museo Nazionale del Cinema di Torino ed è sicuramente un’occasione per aprire gli occhi, per lasciare che il cinema ci insegni a guardare al mondo con uno sguardo più consapevole.

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