Edizione David di Donatello rinnovata, passata alla gestione Sky. Sembra l'anno dei giovani, trionfa il film meno anziano della rosa dei candidati, "Lo chiamavano Jeeg Robot". Tanti premi tecnici anche per "Il racconto dei racconti" di Matteo Garrone
Se quest'anno vi avessere detto che i David sarebbero filati lisci lisci... intendiamo la cerimonia... di sicuro non ci avreste scommesso... Eppure è stata una serata "sopportabile", per quanto possano esserlo tutte le cerimonie di premiazione. Di solito si passa dalla noia mortale alla commozione per qualche vincitore... anche se tre quarti dei candidati italiani sono sempre gli stessi. E invece questa volta, la voce fuori campo scandiva a ripetizione che per il vincitore di turno si trattava del primo premio David. Tutto ciò è potuto accadere per la sostanziale variazione all'edizione 2016, che è ormai improntata sullo schema degli Oscar americani. Si premiano i film di successo per il pubblico pagante e non più quelli "in astratto" meritevoli per motivi tecnici e artistici. Anche se il secondo vincitore della serata, dopo l'en plein di Lo chiamavano Jeeg Robot, è stato Il racconto dei racconti con una sfilza di riconoscimenti tecnici compresa la regia. Perfetti sconosciuti era immaginabile che conquistasse alcuni premi, non quello forse del miglior film (più prevedibile la migliore sceneggiatura), ma è stato il film amato un po' da tutti in questa stagione e quindi sospettiamo anche dalla maggioranza di giurati.
Per quanto riguarda la conduzione di Alessandro Cattelan nulla da dire, ha la giusta velocità, e credeteci, questa davvero serve quando i tempi televisivi la richiedono. Tutti i vincitori si sono lamentati dei pochi secondi a disposizione per i commenti, 45, ma come al solito verso la fine è prevalsa l'abitudine italiana dell'"attimino". Così hanno straforato allegramente quelli che hanno ritirato il premio in chiusura, soprattutto Claudio Santamaria, miglior attore protagonista per Jeeg Robot.
Quanto a gaffe ed errori si rassegnino gli amanti del genere. Segnaliamo solo quella occorsa suo malgrado al povero Dante Ferretti, che doveva pur parlare, invece per la sbadataggine di Francesca Lo Schiavo è stato scalzato dal filmato dei candidati alla scenografia. Non sarebbe stato male ammettere l'errore e lasciare che il maestro premio Oscar intervenisse subito dopo.
Ecco di seguito tutti i premi con in grassetto i vincitori:
Miglior film
Perfetti sconosciuti, regia di Paolo Genovese
Fuocoammare, regia di Gianfranco Rosi
Il racconto dei racconti - Tale of Tales, regia di Matteo Garrone
Non essere cattivo, regia di Claudio Caligari
Youth - La giovinezza (Youth), regia di Paolo Sorrentino
Miglior regista
Matteo Garrone - Il racconto dei racconti - Tale of Tales
Gianfranco Rosi - Fuocoammare
Claudio Caligari - Non essere cattivo
Paolo Genovese - Perfetti sconosciuti
Paolo Sorrentino - Youth - La giovinezza (Youth)
Miglior regista esordiente
Gabriele Mainetti - Lo chiamavano Jeeg Robot
Carlo Lavagna - Arianna
Adriano Valerio - Banat (Il viaggio)
Piero Messina - L'attesa
Francesco Miccichè e Fabio Bonifacci - Loro chi?
Alberto Caviglia - Pecore in erba
Migliore sceneggiatura
Paolo Genovese, Filippo Bologna, Paolo Costella, Paola Mammini e Rolando Ravello - Perfetti sconosciuti
Matteo Garrone, Edoardo Albinati, Ugo Chiti e Massimo Gaudioso - Il racconto dei racconti - Tale of Tales
Nicola Guaglianone e Menotti - Lo chiamavano Jeeg Robot
Claudio Caligari, Francesca Serafini e Giordano Meacci - Non essere cattivo
Paolo Sorrentino - Youth - La giovinezza (Youth)
Migliore produttore
Gabriele Mainetti per Goon Films, con Rai Cinema - Lo chiamavano Jeeg Robot
21uno Film, Stemal Entertainment, Istituto Luce Cinecittà, Rai Cinema e Les Films d'Ici con Arte France Cinéma - Fuocoammare
Archimede e Rai Cinema - Il racconto dei racconti - Tale of Tales
Paolo Bogna, Simone Isola e Valerio Mastandrea per Kimera Film, con Rai Cinema e Taodue Film, produttore associato Pietro Valsecchi, in collaborazione con Leone Film Group - Non essere cattivo
Nicola Giuliano, Francesca Cima, Carlotta Calori per Indigo Film - Youth - La giovinezza (Youth)
Migliore attrice protagonista
Ilenia Pastorelli - Lo chiamavano Jeeg Robot
Paola Cortellesi - Gli ultimi saranno ultimi
Sabrina Ferilli - Io e lei
Juliette Binoche - L'attesa
Valeria Golino - Per amor vostro
Anna Foglietta - Perfetti sconosciuti
Àstrid Bergès-Frisbey - Alaska
Migliore attore protagonista
Claudio Santamaria - Lo chiamavano Jeeg Robot
Luca Marinelli - Non essere cattivo
Alessandro Borghi - Non essere cattivo
Valerio Mastandrea - Perfetti sconosciuti
Marco Giallini - Perfetti sconosciuti
Migliore attrice non protagonista
Antonia Truppo - Lo chiamavano Jeeg Robot
Piera Degli Esposti - Assolo
Elisabetta De Vito - Non essere cattivo
Sonia Bergamasco - Quo vado?
Claudia Cardinale - Ultima fermata
Migliore attore non protagonista
Luca Marinelli - Lo chiamavano Jeeg Robot
Valerio Binasco - Alaska
Fabrizio Bentivoglio - Gli ultimi saranno ultimi
Giuseppe Battiston - La felicità è un sistema complesso
Alessandro Borghi - Suburra
Migliore direttore della fotografia
Peter Suschitzky - Il racconto dei racconti - Tale of Tales
Michele D'Attanasio - Lo chiamavano Jeeg Robot
Maurizio Calvesi - Non essere cattivo
Paolo Carnera - Suburra
Luca Bigazzi - Youth - La giovinezza (Youth)
Migliore musicista
David Lang - Youth - La giovinezza (Youth)
Alexandre Desplat - Il racconto dei racconti - Tale of Tales
Ennio Morricone - La corrispondenza
Michele Braga e Gabriele Mainetti - Lo chiamavano Jeeg Robot
Paolo Vivaldi con la collaborazione di Alessandro Sartini - Non essere cattivo
Migliore canzone originale
Simple Song #3 - musica e testi di David Lang, interpretazione di Sumi Jo - Youth - La giovinezza (Youth)
Torta di noi - musica, testi e interpretazione di Niccolò Contessa - La felicità è un sistema complesso
A cuor leggero - musica, testi e interpretazione di Riccardo Sinigallia - Non essere cattivo
Perfetti sconosciuti - musica di Bungaro e Cesare Chiodo, testi e interpretazione di Fiorella Mannoia - Perfetti sconosciuti
La prima Repubblica - musica, testi e interpretazione di Checco Zalone - Quo vado?
Migliore scenografo
Dimitri Capuani e Alessia Anfuso - Il racconto dei racconti - Tale of Tales
Maurizio Sabatini - La corrispondenza
Massimiliano Sturiale - Lo chiamavano Jeeg Robot
Giada Calabria - Non essere cattivo
Paki Meduri - Suburra [2]
Ludovica Ferrario - Youth - La giovinezza (Youth)
Migliore costumista
Massimo Cantini Parrini - Il racconto dei racconti - Tale of Tales
Gemma Mascagni - La corrispondenza
Mary Montalto - Lo chiamavano Jeeg Robot
Chiara Ferrantini - Non essere cattivo
Carlo Poggioli - Youth - La giovinezza (Youth)
Migliore truccatore
Gino Tamagnini, Valter Casotto, Luigi d'Andrea e Leonardo Cruciano - Il racconto dei racconti - Tale of Tales
Enrico Iacoponi - La corrispondenza
Giulio Pezza - Lo chiamavano Jeeg Robot
Lidia Minì - Non essere cattivo
Maurizio Silvi - Youth - La giovinezza (Youth)
Migliore acconciatore
Francesco Pegoretti - Il racconto dei racconti - Tale of Tales
Elena Gregorini - La corrispondenza
Angelo Vannella - Lo chiamavano Jeeg Robot
Sharim Sabatini - Non essere cattivo
Aldo Signoretti - Youth - La giovinezza (Youth)
Migliore montatore
Andrea Maguolo, con la collaborazione di Federico Conforti - Lo chiamavano Jeeg Robot
Jacopo Quadri - Fuocoammare
Consuelo Catucci - Perfetti sconosciuti
Patrizio Marone - Suburra
Cristiano Travaglioli - Youth - La giovinezza (Youth)
Migliore fonico di presa diretta
Angelo Bonanni - Non essere cattivo
Maricetta Lombardo - Il racconto dei racconti - Tale of Tales
Valentino Giannì - Lo chiamavano Jeeg Robot
Umberto Montesanti - Perfetti sconosciuti
Emanuele Cerere - Youth - La giovinezza (Youth)
Migliori effetti digitali
Makinarium - Il racconto dei racconti - Tale of Tales
EDI - Effetti Digitali Italiani - Game Therapy
Chromatica - Lo chiamavano Jeeg Robot
Visualogie - Suburra
Peerless - Youth - La giovinezza (Youth)
Miglior documentario di lungometraggio
S is for Stanley - Trentanni dietro al volante per Stanley Kubrick, regia di Alex Infascelli
I bambini sanno, regia di Walter Veltroni
Harry's Bar, regia di Carlotta Cerquetti
Louisiana (The Other Side), regia di Roberto Minervini
Revelstoke. Un bacio nel vento, regia di Nicola Moruzzi
Miglior cortometraggio
Bellissima, regia di Alessandro Capitani
A metà luce 2016, regia di Anna Gigante
Dove l'acqua con altra acqua si confonde, regia di Gianluca Mangiasciutti e Massimo Loi
La ballata dei senzatetto, regia di Monica Manganelli
Per Anna, regia di Andrea Zuliani
Miglior film dell'Unione Europea
45 anni (45 Years), regia di Andrew Haigh
Dio esiste e vive a Bruxelles (Le tout nouveau testament), regia di Jaco Van Dormael
Il figlio di Saul (Saul fia), regia di László Nemes
Perfect Day, regia di Fernando León de Aranoa
The Danish Girl, regia di Tom Hooper
Miglior film straniero
Carol, regia di Todd Haynes
Il caso Spotlight (Spotlight), regia di Tom McCarthy
Il ponte delle spie (Bridge of Spies), regia di Steven Spielberg
Inside Out, regia di Pete Docter
Remember, regia di Atom Egoyan
Premio David giovani
La corrispondenza, regia di Giuseppe Tornatore
Alaska, regia di Claudio Cupellini
Gli ultimi saranno ultimi, regia di Massimiliano Bruno
Non essere cattivo, regia di Claudio Caligari
Quo vado?, regia di Gennaro Nunziante
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