Film che hanno come protagonisti folli, drogati, maniaci. L'autodistruzione al cinema
Possiamo considerare gli atti autodistruttivi come gesti deliberati, nati da impulsi, oppure sviluppati da malsane abitudini. Autodistruttivo, in ogni caso, è un termine che si tende ad applicare a tutto ciò che causa assuefazione o dipendenza, e che perciò è potenzialmente fatale.
I personaggi di questi film vivono lottando contro demoni interiori ed esteriori e distruggono se stessi nel tentativo di combatterli. Il loro comportamento autolesionista è fatale nella maggior parte dei casi.
Questi sono tra gli esempi cinematografici più conosciuti di personaggi autodistruttivi.
1. Qualcuno volò sul nido del Cuculo
Girato in Oregon nel 1963, Qualcuno volò sul nido del cuculo ha come protagonista Randle McMurphy, un criminale che sconta una sentenza di reclusione per un'accusa di stupro, trasferito in una struttura di salute mentale per evitare i lavori forzati. Egli non ha segni evidenti di malattie mentali e pensa che la struttura sia un modo facile per scontare la sua pena. In ogni caso, si scontra con la fredda, senza cuore e malvagia despota dell'istituto, la caporeparto Ratched, la quale non accoglie di buon grado le goliardate di Randle.
Randle trasgredisce le regole della struttura impunemente e incita altri pazienti a fare lo stesso. Per sottometterlo, l'infermiera Ratched usa prima le minacce, poi l'elettro-shock, ma inutilmente. Randle riesce a far intrufolare una prostituta nella struttura e la incoraggia a liberare il paziente Billy Babitt della sua verginità. Ratched lo scopre e minaccia di dirlo alla madre di Billy.
Billy, terrorizzato, si ammazza e Randle tenta di soffocare a morte la caporeparto Ratched. Finirà lobotomizzato.
2. Il cavaliere oscuro
L'interpretazione mozzafiato di Heath Ledger nelle vesti di Joker in The Dark Knight (Il cavaliere oscuro) farà storia come qualcosa di straordinario, per la quale sarà ricordato per sempre. Non c'è logica in questo Joker; la sua vita è piena di malessere, c'è un senso di disagio ad ogni soglia che varca. Perfino Batman gioca un ruolo secondario.
Joker è un personaggio autodistruttivo perché ha un piano, ma non ha un obiettivo finale. La sua natura maniacale e psicopatica lo rende autodistruttivo.
Non c'è rischio che Joker possa realmente riuscire a realizzare le sue macchinazioni perché c'è qualcosa che mina le sue intenzioni, come dice il personaggio di Alfred: "Ci sono uomini che non cercano qualcosa di logico. Non possono essere comprati né costretti e con i quali non serve a nulla negoziare o tentare di convincerli. Questi uomini semplicemente vogliono guardare il mondo bruciare". Joker vuole guardare il mondo che brucia, incluso se stesso.
3. Sid e Nancy
Sid e Nancy, un biopic inglese del 1986, segue la leggenda del rock Sid Vicious, il bassista del gruppo inglese Sex Pistols, e la relazione con la sua ragazza Nancy Spungen. Nel 1977, Sid conosce Nancy, una groupie dei Sex Pistols, con la quale inizia a uscire e a farsi di eroina. I due si innamorano profondamente l'uno dell'altra e la loro relazione, alimentata dalla droga, logora i rapporti di Sid con la band: il gruppo si scioglie nel gennaio 1978.
Sid si imbarca in una carriera da solista con la Spungen come sua manager. I due sono diventati profondamente dipendenti dall'eroina e Nancy cade in depressione.
Una notte in uno scatto di rabbia indotto dalla droga, i due litigano, Sid pugnala Nancy (se sia stato intenzionale o meno non è dato saperlo), che si trascina fino in bagno e muore.
Sid Vicious morì nel 1979 di overdose, dopo che sua madre, anch'ella tossicodipendente, l'aveva tolto dalla prigione.
4. Shining
Jack Torrance accetta un lavoro come custode invernale all’Overlook Hotel, nella speranza di poter finalmente scrivere il suo libro e di disintossicarsi dall’alcool. Il suo figlioletto Danny, dotato di poteri paranormali, possiede l’abilità di vedere cose provenienti dal passato o dal futuro, compresi i fantasmi che abitano l’hotel. Quando la famiglia di Jack si trova intrappolata da una tempesta di neve, egli subisce progressivamente l’influenza delle forze sovrannaturali e dei fantasmi, scivolando nella follia, fino a tentare di assassinare sua moglie e suo figlio.
La follia di Jack comincia quando si mette a chiacchierare con il fantasma del barista dell’hotel (Lloyd), bevendo drink immaginari e assistendo ad altrettanto immaginari party. Dopo un mese, il romanzo di Jack non va da nessuna parte ed egli è sempre più propenso a scatti d’ira. Durante uno di questi momenti, si mette a inseguire sua moglie Wendy con un'ascia, per poi inseguire il figlio Danny attraverso un labirinto innevato, luogo però dal quale non riesce più a uscire, morendo così di freddo.
5. Cigno nero
La messa in scena de Il lago dei cigni di Tchaikovsky diventa un incubo per la ballerina della New York ballet company, Nina Sayers. Nina è perfetta per la parte del fragile e innocente Cigno bianco, e l’ultima arrivata, Lily, incarna alla perfezione la sensualità e l’ambivalenza del Cigno nero. Nina fatica a sostenere la pressione richiesta alla protagonista del balletto. La sua ossessione verso il ruolo di Lily la porta verso episodi di autolesionismo.
Nina perde rapidamente ogni contatto con la realtà e precipita in un incubo a occhi aperti. Cerca costantemente la perfezione, come mostrano i suo movimenti artificiali, quasi robotici. Le viene detto di perdere se stessa all’interno del ruolo ed è esattamente quello che fa.
Perlomeno morirà felice…
6. American Psycho
Il bancario d’investimenti Patrick Bateman si scopre dipendente dalla tortura e dall’omicidio, arti che esercita con crescente bizzarria e creatività su colleghi, conoscenti, prostitute… Il suo stile di vita estremamente decadente e sfarzoso lo porta verso un collasso emotivo del quale però nessuno sembra accorgersi. Anche perché i colleghi di Patrick sono egocentrici e auto-centrati almeno (tanto) quanto lui. O pensano che stia scherzando, oppure non stanno prestando attenzione.
Patrick è ossessionato da dettagli infinitesimali: una macchia d’acqua sul biglietto da visita, dalla sua stravagante routine mattutina… Inoltre ama fare a pezzi il prossimo a colpi d’ascia, inseguendo le vittime per i corridoi mentre ascolta Huey Lewis and the News. Più discende verso la follia, meno gli altri gli danno retta, anche quando dichiara apertamente di essere un serial killer. Così Patrick comprende che potrà farla franca senza problemi e che confessare non serve a nulla. Il suo percorso di auto-distruzione non è ancora terminato…
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