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Autore Redazione :: 23 Settembre 2019

Torna puntuale l’appuntamento con il MANHATTAN SHORT Film Festival, il grande festival di cortometraggi da tutto il mondo che fa tappa per l’ottavo anno consecutivo a Torino, grazie all’Associazione Piemonte Movie

Driving lessons

Torna puntuale l’appuntamento con il MANHATTAN SHORT Film Festival, il grande festival di cortometraggi da tutto il mondo che fa tappa per l’ottavo anno consecutivo a Torino, grazie all’Associazione Piemonte Movie.

Alle 21.00 di venerdì 27 settembre al CineTeatro Baretti (via Giuseppe Baretti 4, Torino – Ingresso 5€), gli appassionati di cinema torinesi si uniranno al pubblico delle oltre 400 città che dal 26 settembre al 6 ottobre ospiteranno questo evento unico. Oltre 1.250 film brevi provenienti da 70 paesi hanno risposto alla call e adesso i 10 finalisti si sfideranno davanti a 100.000 persone che decideranno il Migliore Corto e il Migliore Interprete, oltre che competere automaticamente per la corsa agli Oscar.

Dei 10 cortometraggi scelti 5 sono diretti da donne e in tutto rappresentano 7 nazioni: Driving Lessons dall’Iran, Debris e At The End of the World dagli Stati Uniti, Tipped dal Canada, The Match dalla Finlandia, Malou dalla Germania, Nefta Football Club dalla Francia, Sylvia, This Time Away e A Family Affair dal Regno Unito. Oltre a una grande varietà di culture e di punti di vista racchiusi in poco più di due ore di visione, il pubblico potrà immergersi in temi, generi ed emozioni diverse: dai drammi intimi alla suspense da brividi, film di fantascienza e commedie esilaranti.

Il Manhattan Short segna anche quest’anno l’inizio del percorso che porta al gLOCAL FILM FESTIVAL, la cui 19a edizione si terrà dal 12 al 16 marzo 2020 al Cinema Massimo-MNC, con il lancio dei bandi delle sezioni competitive Panoramica Doc e Spazio Piemonte che fino al 15 dicembre potranno raccogliere documentari e cortometraggi girati in regione o da case di produzione e registi piemontesi, realizzati nell’anno in corso.

In palio, oltre a premi di categoria e premi dei partner, il Premio Torèt – Alberto Signetto per il Miglior Documentario (2.500 €) e il Premio Torèt Miglior Cortometraggio (1.500 €).

Inoltre, fino al 31 dicembre, i filmmaker under 30 potranno iscrivere alla 3a edizione del contest-video-lab TORINO FACTORY il teaser di un cortometraggio girato per almeno l’80% a Torino della durata massima di 3’. Otto proposte saranno proiettate al gLocal Film Festival e selezionate per essere sviluppate e prodotte, grazie ai laboratori di Torino Factory a cui parteciperanno autori e troupe.

INFO concorso@piemontemovie.com; www.piemontemovie.com / www.facebook.com/PiemonteMoviegLocal

I 10 FINALISTI DEL MANHATTAN SHORT FILM FESTIVAL
Nefta Football Club di Yves Piat (Francia, 17’)
In Tunisia, due giovani fratelli appassionati di calcio, trovano un asino nel mezzo del deserto, al confine con l’Algeria. Ma perché l’animale ha delle cuffie sulle orecchie?  

Debris di Julio Ramos (Stati Uniti, 14’)
Dopo un evento disastroso in cantiere, Armando reagisce velocemente per salvare il suo team, ma invece scopre per caso una verità indicibile. Debris è un intenso e viscerale sguardo sull’oscuro mondo del traffico di lavoro umano.

Driving Lessons di Marziyeh Riahi (Iran, 13’)
Le leggi locali dicono che il marito di Bahareh deve accompagnarla alle lezioni di guida, affinché lei e il suo istruttore non rimangano da soli. Un compito reso più complicato dal fatto che i due uomini non vanno d’accordo.

Tipped di Alysse Leite-Rogers (Canada, 14’)
La cameriera di un ristorante di lusso raggiunge il massimo della sopportazione con un tavolo di clienti molto difficili e inventa un piatto speciale a base di… vendetta.

Sylvia di Richard Prendergast (Regno Unito, 15’)
A volte l’automobile può essere considerata parte della famiglia. Durante l’ultimo viaggio, una donna rivive i momenti che hanno dato a quell’auto un significato speciale.

The Match di Pia Andell (Finlandia, 16’)
Due donne di mezz’età trasformano il loro amichevole incontro di tennis in un’intensa competizione, ma sapranno rimanere unite quando, alla fine del match, scoprono una cosa in comune.

Malou di Adi Wojaczek (Germania, 14’)
Rifiutata da una famosa scuola di danza, Malou avrà l’opportunità di provare che è destinata a una carriera da ballerina, nonostante le probabilità siano contro di lei.

This Time Away di Magali Barbe (Regno Unito, 14’)
Un uomo anziano vive come un recluso, sotto scacco del proprio passato e i ricordi della famiglia che aveva una volta, fino a quando un visitatore non-umano infrange il suo isolamento.

A Family Affair di Florence Keith-Roach (Regno Unito, 13’)
Quando Annabelle si sveglia sola, nella camera di uno sconosciuto, il giorno del suo 30° compleanno, pensa che la giornata non può andare peggio. Ma poi Bernard arriva e si rivela essere non proprio l’uomo dei suoi sogni.

At The End of the World di Fon Davis (Stati Uniti, 13’)
In un futuro apocalittico, una solitaria dipendente del governo trova consolazione in un soldato, durante l’ultima Guerra Mondiale. Ma il loro futuro insieme è minacciato quando il soldato viene richiamato in battaglia.

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