Apocalypse Wine Discorso civile sul "paesaggio incongruo"
Apocalypse Wine Discorso civile sul "paesaggio incongruo" è una lezione di cinema civile... finalmente voluta e diretta dalle nuove generazioni contro la volgarità dei poteri politici economici
Apocalypse Wine Discorso civile sul "paesaggio incongruo" è una lezione di cinema civile... finalmente voluta e diretta dalle nuove generazioni contro la strafottenza e volgarità dei poteri politici economici, veri distruttori della terra.
Viene da una classe qualunque di un liceo qualunque d'Italia, ma dove gli occhi "finalmente" sono ben aperti... E laddove "finalmente" gli occhi sono aperti bastano appena 12 minuti di un piccolo grande corto di denuncia... Ma qui la denuncia non è un gesto gratuito... Tanto per voler attaccare la solita multinazionale di turno... La denuncia poggia le sue basi sulla profonda consapevolezza che la tecnologia che ha invaso tutto e tutti ed è eterodiretta dai poteri "occulti" politici, economici, mediatici va avanti con operazioni che il passante per caso non è in grado di rilevare... Infatti i ragazzi prendono la pagina del giornale locale con quell'articolo che parla pure di medaglie e lodi alla biodiversità fasulla che la nuova economia dovrebbe portare in quel territorio...
Invece, è il solito inganno, ordito con la complicità sorda dei media, impreparati o spesso collusi... infatti quell'articolo potrebbe pure essere un redazionale a pagamento, e l'operazione può andare avanti nel silenzio assordante, nell'indifferenza che è generata da quella apparenza fasulla, scambiata spesso per "innovazione"...
Ma qui il gioco è chiaro, se si parla di una viticoltura ricostruita con la forza e sottoponendo il territorio a una totale distruzione. Totale distruzione del paesaggio naturale che è il risultato di centinaia, migliaia e milioni di anni e che la Madre Terra non si è inventata in un solo giorno... La Natura ha costruito il paesaggio finché è arrivato l'uomo che all'inizio della sua Storia ha sempre rispettato Madre Natura, salvo poi tradirla per cercare di sfruttarla, ma senza rendersi conto che le sue azioni dovevano per forza avere un limite, quello della sostenibilità degli interventi. Per cui l'operazione della viticoltura non va certo compiuta con l'impatto devastante ben descritto dai ragazzi.
La lezione della professoressa è che il territorio crea il suo paesaggio, ma attraverso una storia millenaria e non con l'intervento di ruspe in pochi giorni che trasformano una intera collina in gradoni per le coltivazioni delle "nuove viti sperimentali"...
Il cortometraggio dei ragazzi della classe IV Am dell'Istituto Statale di Istruzione Secondaria Superiore M. O. Luciano Dal Cero è una boccata d'ossigeno nel panorama asfittico ed insulso della produzione cinematografica/audiovisiva contemporanea, con il ripetersi di storie e storielle, dal gusto perverso alla violenza, che continuano a inondare i vari canali streaming, con pochissime eccezioni.
Ma quel che è più importante è rilevare una voce del basso che dall'alto di una consapevolezza robusta utilizza il mezzo cinematografico con estrema semplicità ed efficaci strumenti linguistici o meglio il ritorno alle parole per riappropriarsene, per ripartire dal loro significato autentico, come lo "scrimolo" (orlo, margine, spartiacque in un territorio), ma anche ricollegabile alla parola "discrimine", ma nel senso di discernimento. È proprio il discernimento che quei poteri occulti vogliono annullare, far scomparire, perché nessuno si accorga più di nulla, mentre sotto il naso ti prendono tutto, e il territorio che è nostro e non il luogo da sfruttare, appunto senza alcun discernimento... E poi, naturalmente, le parole "paesaggio" e "territorio".
Il video, caricato su Youtube, è stato pure oggetto di censura e rimosso. Questo non sorprende affatto, in quanto come già detto la censura procede 24 ore su 24 cercando di nascondere qualsiasi segnale di "discernimento": la vera informazione va colpita, ed i poteri si servono dei canali di comunicazioni per il suo controllo.
Apocalypse Wine Discorso civile sul "paesaggio incongruo"
con
Alessandra Prete, Elliott James Lorenzo Broomer, Mohssin El Qasimy, Lorenzo Fragano, Asia Bardilli, Andrea Marchetto
Riprese: Zeno Cunico
Montaggio e suoni: Zeno Cunico, Samuel Giovanni Di Franco, Marco Marin, Eric Scalmazzi
Testi e Sceneggiatura: Classe IV Am dell'Istituto Statale di Istruzione Secondaria Superiore M. O. Luciano Dal Cero (San Bonifacio, Verona) coordinata dal prof. Simone Gianesini
Musiche: J. Brahms, Sinfonia n. 4 in Mi minore, op. 98, E me marì l'è bon, brano popolare, W. A. Mozart, Confutatis maledictis, dal Requiem in Mi minore, K 626 C. Saint-Saëns, Danse Macabre, op. 40
Voto della redazione:
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