Dal 9 al 19 settembre presso il "Museo Interattivo del Cinema" di Milano avrà luogo una rassegna cinematografica a tema ambientalista, con anteprime di film internazionali come "Cow-Spiracy - The Sustainability Secret" prodotto da Leonardo DiCaprio
Se siete interessati ad una full immersion nel cinema eticamente impegnato, che si propone di esporre sotto gli occhi di tutti i problemi ambientali causati dalle attività inquinanti dell'uomo sul pianeta terra, ma anche di mostrare le bellezze della natura che ci circonda e che ogni giorno ignoriamo senza rendercene conto, dal 9 al 19 settembre 2016 presso il MIC - Museo Interattivo del Cinema, la Fondazione Cineteca Italiana in collaborazione con Parco Nord Milano, presenta una rassegna di titoli a tema ambientale legati alla X edizione del Festival della Biodiversità.
In programma ben sei anteprime di film sul tema, aperte dall'atteso Cow-Spiracy - The Sustainability Secret di Kip Andersen e Keegan Kuhn, prodotto da Leonardo Di Caprio e volto ad esplorare l’impatto dell’allevamento e dell’industria animale sull’ambiente, in particolare sul surriscaldamento terrestre. Un film intrigante e coinvolgente che smaschera le numerose omissioni in materia di sostenibilità e rivela verità poco note ma di cruciale importanza.
Passion for Planet di Werner Schuessler, catapulterà invece lo spettatore in un viaggio elettrizzante e stimolante in giro per il mondo, accostandosi alla passione di alcuni documentaristi, dei veri e propri “wildlife filmmaker”, per la natura e per gli angoli più selvaggi e incontaminati del pianeta.
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10 Billion – What’s on your Plate? è un documentario diretto dal tedesco Thurn (autore, nel 2010, di Taste the Waste) che indaga sulla possibilità di garantire cibo per tutti a fronte di un quadro globale fortemente a rischio.
Land Grabbing di Kurt Langbein andrà ad indagare sulla pratica di acquisizione su larga scala di terreni agricoli in paesi in via di sviluppo, mediante affitto o acquisto di grandi estensioni agrarie da parte di compagnie transnazionali, governi stranieri e singoli soggetti privati.
Il recente successo Un’altra strada (con la verdura), diretto dalla regista belga Anne Closset e vincitore del Prix ‘Agir’ al FReDD 2016, ci trascina in un viaggio alla scoperta di un progetto di consumo sostenibile, basato sulla località, sulla stagionalità dei prodotti e su un nuovo modello che infrange le frontiere tra consumatori e produttori.
Infine, in anteprima nazionale, Festa, l’ultimo lungometraggio del maestro del documentario naturalistico Franco Piavoli - presente in sala per un incontro con il pubblico - al quale verrà dedicato un omaggio in sei film, che prevede opere quali Il pianeta azzurro del 1982, Voci nel tempo del 1996, Al primo soffio di vento del 2002 fino al più recente L’orto di flora del 2009, mediometraggio realizzato da Franco Piavoli per Ermanno Olmi e inserito nel documentario “Terra Madre”.
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Per festeggiare il decennale del Festival verranno riproposte anche le più belle opere filmiche delle scorse edizioni, come Un mondo in pericolo, che racconta con immagini spettacolari realizzate con le tecnologie di ripresa più avanzate lo spopolamento degli alveari, e Cozze Mon Amour, un documentario che svela, in modo intimo e giocoso, la vita amorosa delle cozze. Tra le riproposte anche The Happy Poet di Paul Gordon, una commedia sofisticata e scatenata presentata a Venezia nel 2010 in cui un giovane poeta si inventa venditore di cibo biologico, il documentario Vivan las Antipodas, film dal suggestivo montaggio ambientato nelle terre agli antipodi del pianeta, e Blackout, che si concentra sulle peregrinazioni dei giovani studenti della Guinea, una delle molte zone del mondo con mancanza di luce elettrica, che li costringe a cercare, dopo il tramonto, posti illuminati per studiare. A completare il programma la commedia Anche gli angeli mangiano fagioli, film italiano del 1973 con Bud Spencer e Giuliano Gemma, dove i legumi del tema del Festival sono protagonisti non solo del titolo, e Unlearning, il sorprendente documentario che racconta in modo semplice e diretto l’esperienza di una famiglia come tante che un giorno ha deciso di provare a vivere in modo diverso.
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