Adolescenza limpida, "17 anni" di Filippo Demarchi

Niente adolescenza torbida, nessuna rabbia urlata e violenza estrema, semmai espressa ma abbastanza contenuta, ancorché il protagonista Matteo (Fabio Foiada) sia un ragazzo di diciassette anni con le sue normali pulsioni. Filippo Demarchi lo sottolinea in una scena molto casta, dove il ragazzo si masturba sotto il lenzuolo del proprio letto.

Un aspetto importante di questo film insolito di ventidue minuti è la scomparsa dei personaggi intorno al protagonista principale: non ci sono genitori né altri parenti, ma soltanto compaesani coi quali si è formata la banda locale della montana Cevio. Matteo suona il tamburo e il direttore d’orchestra è il giovane prete Don Massimo (Ignazio Oliva). Matteo sa ormai di non essere eterosessuale e vede in Don Massimo un possibile amore. Lo scontro con la realtà è il tema principale di 17 anni. Fare i conti con il mondo che l’individuo a suo modo percepisce è uno dei più grandi misteri. La stessa segreta percezione di Matteo, che si muove in maniera goffa, e poi finisce in modo ineluttabile contro il muro dell’altro. In questo Demarchi riesce a catturare con scene efficaci la rabbia e soprattutto la frustrazione del giovane ragazzo, quando i suoi sogni sono rotti dalla dura realtà. Quando i due protagonisti si affrontano per una chiarificazione, si percepisce benissimo la franchezza adulta di Don Massimo, attraverso la prova ineccepibile e sicura di Ignazio Oliva e dall’altra parte tutta la ruvidezza di una giovane vita, perfettamente rappresentata da Fabio Foiada nei panni di Matteo.

Anche il paesaggio intorno è ripreso con una certa chiusura degli spazi, ancorché le luci siano quelle caratteristiche dei luoghi, si ha spesso la sensazione di una mancanza di respiro, di una vita regolare, ma forse troppo soffocata dai ritmi provinciali di un minuto gruppo di abitanti in un piccolo paese.

Demarchi, nato a Zurigo nel 1988, si è laureato in cinema all’ECAL (Scuola Cantonale d’Arte di Losanna) e collabora con il Festival del Cinema Giovane, “Castellinaria” che si tiene a Bellinzona, nel Canton Ticino, e il Festival di Locarno. 17 anni è la sua quinta opera. Ha girato tanti festival e di recente è stato pure a Toronto al 23° Inside Out Toronto Gay and Lesbian Film and Video Festival; ha anche ricevuto un prestigioso premio al Festival Tous Ecrans a Ginevra.