Continuano con Elio Petri e con il suo Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto gli appuntamenti con Potemkin - Bellissimi film, dibattiti assurdi, il format di Grande Come una Città
Continuano con Elio Petri e con il suo Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto gli appuntamenti con Potemkin - Bellissimi film, dibattiti assurdi, il format di Grande Come una Città pensato per aprire la riflessione, emozionale e ricca di allegra confusione, sui potenti temi che il grande cinema ci regala e a ha regalato. Al termine del film Christian Raimo e Mario Sesti parleranno del film con Fabrizio Gifuni.
Una dolce particolarità: l’ingresso, di soli €. 5,00, offrirà al pubblico caffé e cornetto!
Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto è un film del 1970 diretto da Elio Petri ed interpretato da Gian Maria Volonté e Florinda Bolkan, vincitore del Grand Prix Speciale della Giuria al 23º Festival di Cannes e del Premio Oscar al miglior film straniero 1971, nonché una nomination per la migliore sceneggiatura originale agli Oscar dell'anno dopo. Nel cast anche Gianni Santuccio, Orazio Orlando, Salvo Randone, Massimo Foschi.
Dopo aver ucciso l’amante (Bolkan), un importante funzionario della questura (Volontè) sperimenta come sia impossibile, in virtù della sua posizione, essere incriminato; chi potrebbe denunciarlo non lo fa e la polizia è cieca di fronte ai molti indizi e alle tracce lasciate dal collega. La follia degli apparati, l' arroganza dell'autorità, l' iniquità e l'impotenza della giustizia: nelle forme del poliziesco e del noir, il film pone con inaudita lucidità la domanda più antica (da Aristotele ad Alan Moore): chi controlla i controllori?, mentre ne trae sotto gli occhi dello spettatore tutte le torrenziali conseguenze satiriche e grottesche. Oggi appare inseparabile dagli anni della contestazione studentesca e delle lotte sindacali, quando i registi facevano film che potessero "sentire utili a qualcosa" (Elio Petri), ma il suo ritratto di burocrate schizoide, questo capo della squadra omicidi che commette un assassinio per dimostrare una sorta di immunità divina e mettere sotto torchio anche se stesso, è all'altezza di un "certo Pirandello umoristico e contorto di racconti d'ambiente piccolo borghese romano" (Alberto Moravia), incalzato da un cinema dinamico, euforico, rabbioso e inquisitorio. La sua spedita falcata, la stessa del protagonista, è preceduta e accompagnata dal celebre tema, irridente e marziale, di Morricone, che avanza allucinatorio nel film con il passo di una marionetta omicida.
A 100 anni dalla fine della Prima Guerra Mondiale, Grande come una città apre questo appuntamento con uno dei più amati film pacifisti e antimilitaristi della storia del Cinema: ma anche un capolavoro che, con i suoi celebri carrelli nelle trincee, la ricostruzione spietata del cinismo del comando, l’ esecuzione finale da antologia, afferma internazionalmente il talento di Stanley Kubrick. Churchill amava la ricostruzione del fronte della prima guerra mondiale del film, Franco, il dittatore spagnolo, lo odiò, la Francia ne impedì la circolazione fino al 1978. Nella battaglia più cruenta, ci sono più di 50 poliziotti di Monaco in divisa come soldati e 30 membri della troupe attenti che i soldati non finiscano là dove esplodevano delle vere bombe. Non devo aspettare 50 anni per sapere che questo è un buon film: lo so già adesso, disse Kirk Douglas, produttore e attore protagonista. Nel finale, toccante, Christiane Harlancanta, piena di timidezza e timore, difronte ad un gruppo di soldati spossati, sfiancati, tristi. Diventerà la moglie di Kubrick, vicino a lui fino alla sua morte.
Multisala Lux, via Massaciuccoli, 31 - Roma
Prezzo biglietto: 5 € (comprende colazione in sala e proiezione)
Per info: grandecomeunacittapress@gmail.com
Ricordiamo che Grande come una Città è un vero e proprio movimento di persone nato nel Terzo Municipio attorno all'assessorato alla cultura, con il progetto di creare con gli stessi abitanti dei quartieri incontri, eventi, arte e cultura animati dal valore della cittadinanza attiva e dalla convinzione che la cultura sia un preziosissimo strumento per costruire cittadini consapevoli.
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