La colorazione dei film, dalle pellicole ad oggi, è andata sempre avanti attraverso una serie di tecnologie. Quali sono le più recenti possibilità d'uso di queste tecniche?
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Nella storia del cinema il colore ha davvero una sua storia particolare. Innazi tutto perché il cinema è iniziato su pellicola e tanti anni fa, prima che si pensasse al colore già si riuscivano a colorare dei fotogrammi per ottenere un effetto cromatico. Se pensate a La grande rapina al treno (1902) di Edwin Porter, tanto per fare un esempio, ma ricordiamo anche molti Méliès, il colore era già presente.
Poi naturalmente è arrivata la pellicola a colori. Per non farla tanto lunga, oggi vediamo un interessante video sulle ultime tecniche che permettono di rendere un'immagine in bianco e nero a colori. Ora non è che si possa gridare al miracolo. Infatti, quello che si è fatto negli anni passati, non è stato certo memorabile.
Nel video vediamo esempi di grandi classici colorati che davvero finiscono col deprimerci per lo scarso risultato, da Citizen Kane (Quarto Potere) a Il terzo uomo a Casablanca, oppure La vita è meravigliosa e King Kong. Tutti esempi su cui davvero non ci si sorprende neanche del blando potenziale risultato...
Intanto le tecnologie avanzano a ritmo impressionante e sembra che proprio la NASA (sì, ma che c'entra... beh qui si apre un'altra storia incredibile... ) si sia occupata di queste tecnologie per le immagini della luna!
In ogni caso tra le altre varie società ed aziende all'avanguardia va ricordata Algorithmia. A quanto pare in questo caso è utilizzata una libreria di migliaia di immagini che permette poi di sostituire a quella gradazione di bianco e nero il giusto valore cromatico.
Alla fine, anche se la tecnologia riesce a raggiungere risultati quasi impensabili, noi siamo un po' scettici, poiché sappiamo che proprio ai tempi del bianco e nero venivano utilizzati dei costumi e arredi particolari proprio per ottenere le giuste sfumature. E magari erano colori che non avrebbero mai funzionato in un set con riprese a colori.
In ogni caso proprio la continua evoluzione delle recenti tecnologie produrrebbe risultati sempre diversi a distanza di pochi anni. Quindi, in buona sostanza, si può affermare che il processo di colorazione cambia più a seconda dei gusti del tempo piuttosto che legarsi in modo fedele alle immagini originali, che alla fine restano per sempre in bianco e nero.
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