Che meraviglioso periodo gli anni '70, un decennio che ha visto in scena uno stuolo infinito di film cult, alcuni stracelebri, altri un po' meno noti al grande pubblico. Eccone alcuni che potreste esservi persi
Che meraviglioso periodo gli anni '70, carico di creatività ed euforia cinematografica, sia che volgiamo lo sguardo verso la New Hollywood, sia verso quelle produzioni che oggi si usa solitamente chiamare b-movie. Un decennio, questo, che ha visto uno stuolo infinito di film cult, alcuni stracelebri, altri un po' meno noti al grande pubblico. Eccone alcuni che potreste esservi persi.
COFFY / FOXY BROWN – Entrambi di Jack Hill, questi due titoli rappresentano con tutta probabilità gli esemplari più iconici della blaxploitation: tanta sboccatezza nigga e una perenne atmosfera urbana vicina al degrado, tanto coolness sparato a mitragliatrice, mood assolutamente pop, e tematiche tanto basilari quanto intramontabili: omicidi, tradimenti e, chiaramente, vendetta. Punta di diamante di queste produzioni, la mitica Pam Grier (sì, la Jackie Brown di Tarantino): sue sono le battute killer, così come i momenti più memorabili.
LADY SNOWBLOOD – Se siete dei fan di Kill Bill Vol. 1, allora fareste bene a recuperarvi questo capolavoro di Toshiya Fujita, di cui la pellicola di Tarantino è praticamente un remake ambientato in altri spazi e altri tempi. Le basi sono queste, e il regista americano non ne ha preso solo le musiche o la storia, ma anche alcune inquadrature copiate par pari. Solo che qui non c'è ironia, bensì una carica drammatica che piange in cerca di catarsi.
LO STRANO VIZIO DELLA SIGNORA WARDH – E potevamo forse non mettere uno spaghetti giallo nella lista? Ok, ci sono altri 10/20 titoli che meriterebbero di essere citati, ma stavolta optiamo per il grande Sergio Martino, qui in uno dei suoi lavori migliori. Messa in scena ispiratissima, colpi di scena non telefonati, diversi momenti dritti nella memoria cinefilica, e un'indimenticabile Edwige Fenech, raramente così bella e imprendibile, oltre ogni possibile fascinazione.
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MULTIPLE MANIACS – Per chiudere in bellezza, ecco un delirio firmato John Waters, praticamente un freak show in perenne bilico tra shock e trash. In una scena a caso, ad esempio, troviamo Divine che viene stuprata da un'aragosta gigante chiamata Lobstora (WTF?!). Se non rimanete troppo schifati dai primi 20 minuti, allora forse avete trovato pane per i vostri denti duri.
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