Tra pellicole trash e (s)cult del mondo b-movie, assolute meraviglie splatter o semplici deliri bizzarri, ecco alcuni degli zombie movie più demenziali e spassosi della storia, da "Poultrygeist" della Troma a "Le notti del terrore" di Andrea Bianchi
Non solo di George A. Romero e delle sue metafore politiche campano i film sugli zombi. A volte, senza particolari pretese, l'unica cosa da fare è tuffarsi nel delirio più spassoso. Vanno bene l'orrore e la brutalità, eppure il genere ha già dimostrato diverse volte di saper cavalcare perfettamente anche il più demenziale delle commedie. Assolutamente cult è ad esempio Poultrygeist: Night of the Chicken Dead, pellicola troma targata 2006 e diretta da quel genio di Lloyd Kaufman: al centro della narrazione è un fastfood costruito su un vecchio cimitero indiano; come risultato, i polli vengono posseduti, diventando divoratori assassini all'attacco degli umani. Ovviamente le esplosioni di sangue non si contano, ma a farcire ulteriormente l'opera di delirio sono addirittura dei bizzarrissimi numeri musicali: insomma, un meltin' pot fuori dal mondo, pura goduria trash da digerire in un sol boccone di fame nocturniana.
Che dire poi di The Happiness of the Katakuris, una delle vette di pazzia più alte della filmografia di Takashi Miike (e credeteci quando vi diciamo che lui, di pellicole crazy, ne ha realizzate diverse), che mescola in un unico prodotto Tutti insieme appassionatamente e Thriller di Michael Jackson, racconto famigliare e musical, animazione e fine del mondo. Insomma, un film che definire atipico sarebbe riduttivo: vedere per credere. Impossibile non citare in lista anche House of The Dead di Uwe Boll, da molti ritenuto il peggior lungometraggio degli ultimi vent'anni, e avrebbero ragione. Eppure, trattasi di una bruttezza quasi geniale, sforzata, trascinata così maldestramente da diventare quasi affascinante: di sicuro, armandosi di popcorn, divano e amici, può rivelarsi un'ottima commedia demenziale.
Ovviamente, non sfuggono al genere nemmeno i cineasti italiani, che di questo filone ha campato durante i suoi decenni d'oro di b-movie ed exploitation. Memorabile è ad esempio Le notti del terrore di Andrea Bianchi, che mescola zombi e incesto con la nonchalance di chi sta raccontando una barzelletta sporca in parrocchia. Trovata da top del top: far interpretare il bambino Mark da un quarantenne (!!), il cui sforzo da metodo stanislavskij ha quasi del commovente e del melodrammatico. Il commento da WTF lo lasciamo a voi.
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Infine, non perdetevi La vendetta dei morti viventi (Raiders of the Living Dead), pellicola realizzata dallo sconosciuto Samuel M. Sherman nell'86. Trattasi di un pasticcio comprendente zombi, terroristi, scienziati pazzi e ladri di cadaveri: una storia costruita su un pezzo di carta igienica, personaggi che arrivano e spariscono nel nulla (per poi ricomparire senza senso alla fine), scene incollate casualmente da non si sa dove, e addirittura un teenager che vuole costruire una pistola usando un lettore cd (?!!). Spazzatura o geniale opera dadaista? Di sicuro, il divertimento qui non manca.
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