Cose strane nel mondo di "Cinquanta sfumature di grigio". Dopo l'abbandono della regista Sam Taylor-Johnson, ora la notizia è che la sceneggiatrice dell'opera, Kelly Marcel, non abbia voluto vedere il film per colpa di "sentimenti conflittuali"
Non v’è dubbio che Cinquanta sfumature di grigio sia stato l’evento cinematografico protagonista di questa prima metà del 2015 cinematografico: attesissimo, chiacchierato, contestato, criticato, idolatrato, l’adattamento per il grande schermo del bestseller di E. L. James, un tempo casalinga e oggi multimilionaria, è stato al centro dell’attenzione per mesi, ha guadagnato 500 milioni di dollari al botteghino mondiale, e continua a far parlare di sé (vuoi per l’abbandono della regista, Sam Taylor-Johnson, vuoi per per l’annuncio di un nuovo libro con la storia raccontata dal punto di vista del dominatore Christian Grey, sempre scritto dalla James).
Scommettiamo che sono pochi, pochissimi, coloro che non sono accorsi a vedere la pruriginosa pellicola, al cinema o in altri modi: eppure, ci sorprende assai scoprire che fa parte di questa minoranza anche Kelly Marcel, ovvero la sceneggiatrice della love story tra Anastasia e Christian. La Marcel ha parlato della diatriba legata al materiale sessuale del film e del suo ruolo nella produzione a PodcastOne, condotto da Bret Easton Ellis, spiegando di non aver ancora guardato il softcore per via di alcuni sentimenti conflittuali nei confronti della pellicola. “Sono accadute molte cose che mi hanno spezzato il cuore”, ha spiegato.
Il conflitto, infatti, sarebbe nato già durante la fase di scrittura, ovvero nel momento di decidere cosa tenere del libro e cosa invece lasciare fuori. “La James mi ha sempre lasciata combattere per le cose che mi appassionavano - prosegue la donna - e alla fine, siamo arrivate a una bozza che era una via di mezzo, un compromesso. Ma lei è stata comunque coraggiosa su ciò che ha dovuto lasciare andare”.
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Tuttavia, l’affermazione della Marcel contrasta con gli ultimi aggiornamenti legati alla produzione del film, secondo i quali la regista ha lasciato il franchise perché in costante disaccordo con la James, che sarebbe stata fin troppo dittatoriale proprio sui cambiamenti apportati alla sua storia. Così, come ormai sappiamo, a scrivere la sceneggiatura del sequel Cinquanta sfumature di nero sarà direttamente suo marito, Niall Leonard, anch’egli scrittore.
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