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Autore Redazione :: 12 Giugno 2014

Come posizionare le luci di scena in un ambiente piccolo? Ecco un tutorial con una serie di tecniche, trucchi e metodi per avere una perfetta illuminazione del set anche in ambienti di dimensioni ristrette.

illuminazione scena piccole dimensioni

Una buona illuminazione definisce sempre la storia che si vuole raccontare attraverso le immagini. Sia che si tratti di un corto, di un documentario o di un video pubblicitario, il set delle luci deve orientare lo sguardo dello spettatore alle aree più importanti di ogni ripresa. È a tutti gli effetti una forma d’arte, anche quando si ha a disposizione uno spazio molto ampio e un budget per il set altissimo. Ma è quando si lavora in un’area di dimensioni ridotte con risorse limitate che la creatività diventa indispensabile.

Nel video proposto dal magazine americano Videomaker, il content director Mike Wilhelm presenta dei modi per illuminare spazi ristretti e risolvere problemi con il posizionamento delle luci, con la regolazione dell’intensità, della qualità e della diffusione. Inoltre, mostra come sfruttare al meglio la luce naturale nella scena. Sia che si lavori con poche luci sia che si disponga di un intero arsenale, si potranno avere modi di creare illuminazioni eccellenti anche nelle location più piccole. Ecco come fare, in base alle indicazioni suggerite dal video, che vi consigliamo di guardare parallelamente alla lettura del testo.

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Il primo problema da affrontare è il posizionamento delle luci. In sostanza lo spazio limitato può comportare una disposizione delle luci più vicine al soggetto da riprendere di quanto si desidererebbe, ma anche di incontrare difficoltà nell’avere tre buoni punti luce.

Prendendo come esempio questo set in una piccola biblioteca si vedono subito i problemi da risolvere per mettere su uno schema a tre punti luce decente. La luce naturale che arriva dalla finestra superiore deve essere smorzata o sfruttata a proprio vantaggio. Per iniziare, vediamo come è possibile avvalercene in modo proficuo.

Per prima cosa, si rimuovono i pannelli bianchi e blu dalla finestra, per dirigere la luce solo da un lato. Poi, si spengono le luci fluorescenti che stanno in alto per evitare di creare un conflitto tra differenti temperature di colore. Guardando al risultato che si ottiene, si nota che la luce del sole fornisce una buona illuminazione sul lato sinistro del nostro soggetto.

Una buona idea per riempire il lato destro è puntare un riflettore bianco o usare la riflessione su una lastra di polistirolo. Si può confrontare la scena senza il riflettore e come appare appena si aggiunge. Senza dubbio riempie le ombre in modo eccellente. Se però il riflettore non basta a riempire le aree oscure si può usare una luce LED debole o fluorescente, ben bilanciata con la luce del giorno, che permette di regolare l’intensità del riempimento delle ombre in modo da determinare l’emozionalità della scena. Se si ha solamente una luce al tungsteno, si può diffondere e aggiungere una luce di colore bluastro, o un gel correttivo blu per ottenere il colore della luce del giorno. In alternativa si può aggiungere un gel a densità neutrale per ridurre l’intensità della luce usata per il riempimento.

Adesso che abbiamo la luce del sole che fa da luce base, e abbiamo una buona illuminazione frontale e laterale, è tempo di lavorare sulla luce retrostante. Idealmente, la luce retrostante dovrebbe avere un angolo di 45 gradi rispetto al soggetto, ma in spazi ristretti può essere necessario posizionarla a un angolo molto più acuto, se il soggetto si trova vicino a un muro. Una buona idea è usare un’asta pieghevole con un braccio a giraffa per orientare la nostra luce retrostante. Nell’esempio della nostra scena, si può vedere che l’angolo molto stretto porta la luce a riversarsi davanti al soggetto. Per correggere questo, si può fare uso dei un panno nero per controllare il fascio di luce e impedire che ricada sulla parte frontale del soggetto. Un’alternativa all’asta pieghevole è un morsetto a ganascia che può essere montato su un pannello al soffitto. Bisogna solo fare attenzione che le luci non siano troppo vicine al tetto.

Se il soggetto è veramente vicino al muro alle sue spalle, ci si può trovare nelle condizioni di non riuscire a portargli una luce dietro in nessun modo. In questa situazione si possono mettere delle luci ai margini laterali della scena appena fuori dal campo visivo della macchina da presa. Si possono usare le antine dei riflettori o dei panni per togliere luce dal soggetto e dal background. Un’ultima opzione è quella di collocare una piccola luce LED direttamente dietro al soggetto. Questo metodo produce un bell’alone intorno ai bordi e consente di separare bene il soggetto dallo sfondo.

Un inconveniente nell’usare la luce del sole come luce portante è che tutte le altre luci devono essere adattate alla temperatura della luce solare. Se si vuole ottenere un migliore controllo sui livelli di temperatura del colore si può coprire la finestra con una tela nera. In questo caso, si posizionerà la luce principale dallo stesso lato della finestra. Per ridurne l’intensità si può impiegare un LED regolabile o un gel a densità neutra, su una lampada al tungsteno. Si può anche usare la regolazione dell’intensità sulla lampada a filamento, ma questo altererà la temperatura del colore, perciò bisogna fare attenzione. Per evitare fasci di luce non voluti, si può collocare una rete o dei cartoni per uova su una luce, in modo da ridurne l’impatto. Si possono posizionare a differenti angoli per direzionare come si preferisce la luce.

Per quanto riguarda la luce di riempimento, conviene usare una luce delicata con una rete dall’altra parte del soggetto. Variando l’intensità della luce di riempimento si possono controllare le ombre nella scena che consentono di definirne il tono emotivo. Si può scegliere di usare una luce forte come luce chiave, ma inizialmente produrrà dei risultati un po’ grezzi. Le ombre saranno intense e con linee dure. Ci sono un paio di possibilità per ovviare a questo. La prima è quella di collocare un ombrello o un diffusore per smorzare la luce. L’altra è di fare riflettere la luce forte contro un muro o sul soffitto. In questo caso bisogna badare che se i muri non sono bianchi, influenzeranno il colore della luce.

Per concludere, risulta chiaro che con una buona strumentazione e usando i trucchi giusti si possono effettuare riprese magnifiche indipendentemente dalle dimensioni della scena. Tutto sta a essere creativi nella scelta delle soluzioni, non permettendo all’angustia della location di impedire di illuminarla come si preferisce.

https://www.videomaker.com/video/watch/tutorials/540-make-your-videos-lo...

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