Stanley Kubrick è stato uno dei registi più ossessionato dalle luci in scena, dimostrando che le regole hollywoodiane potevano essere sovvertite
Oggi vi segnaliamo un interessante video saggio sull'uso delle luci in scena da parte di quel maestro del cinema che è stato Stanley Kubrick. Non meravigliano più di tanto le considerazioni nel video, poiché Kubrick era innanzi tutto un esperto di fotografia e quindi fin dall'inizio comprese che le sue opere potevano esprimere qualcosa in più lavorando sull'uso delle luci in scena.
Però il fatto che stupisce è che Kubrick abbia sovvertito le regole hollywoodiane sull'uso delle luci in scena. Conosciamo, infatti, la norma che suggerisce le tipiche fonti luminose, ovvero key light (luce principale), background light (luce di spalle) e fill light (luce di riempimento). Il video cita come esempio il classico Scandalo a Filadelfia di George Cukor. Le scene sono perfette, ma hanno anche qualcosa di innaturale per quel che riguarda gli sfondi ed anche la provenienza della fonte luminosa sulla scena.
Al contrario Kubrick cercò di esasperare il realismo, da buon fotografo, spingendosi però a una sorta di impressionismo cinematografico. Così alcune scene cult sono il frutto della meticolosa aderenza al reale, come le candele in Barry Lyndon, ma aggiungono quel sentimento prevalente del film che ne caratterizza l'estetica generale. Questo vale per tutti i film: nel video vengono citate molte scene per dimostrare questa rivoluzionaria relazione.
Buona visione!
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