Uno dei migliori direttori della fotografia del panorama, Seamus McGarvey ("The Avengers", "Godzilla", "Espiazione", "The Hours"), regala un paio d'importanti consigli agli aspiranti professionisti del settore
Tra i migliori direttori della fotografia del panorama, figura sicuramente Seamus McGarvey, figura capace di passare da blockbuster multimilionari a opere indipendenti. Tra le sue pellicole possiamo ad esempio citare The Avengers di Joss Whedon, …e ora parliamo di Kevin di Lynne Ramsay, Espiazione di Joe Wright, The Hours di Stephen Daldry, Alta fedeltà di Stephen Frears, Godzilla di Gareth Edwards e Nowhere Boy di Sam Taylor-Johnson.
In una recente intervista con Blind Spot Gear, il nostro non ha ovviamente perso occasione per dispensare dei preziosi consigli agli aspiranti professionisti del settore, sottolineando innanzitutto l'importanza delle basi rispetto alle più sofisticate offerte tecnologiche. Spiega McGavrey: “Quando ti concentri sui pixel e su quanti K ha una particolare videocamera, finisci per perderti in una strada unica diretta verso l'oblio.Più importanti sono le cose che non cambiano mai: le luci, i personaggi, gli argomenti che stai cercando di fotografare”. Insomma, invece di preoccuparvi delle mere caratteristichetecniche delle vostre strumentazioni, assicuratevi prima di avere le capacità indispensabili per cogliere e dipingere al meglio un'immagine. La camera più all'avanguardia del pianeta, alla fine, non vi servirà a nulla se non sapete comunque lavorare con la luce!
Ancora: secondo l'uomo, un buon direttore della fotografia dovrebbe assolutamente studiare la storia della pittura, cogliendone al meglio suggerimenti, intuizioni e spunti. Questo non significa ovviamente ignorare la storia del cinema, e in proposito il nostro elegge Jack Cardiff come suo direttore della fotografia preferito in assoluto. Tra i lavori più famosi di Cardiff, possiamo ricordare Scarpette rosse di Michael Powell / Emmerich Pressburger, La regina d'Africa di John Huston e Rambo 2 – La vendetta di George P. Cosmatos.
[Leggi anche: Video: I trucchi del direttore della fotografia Dean Semler]
Infine, McGarvey consiglia anche di non rimanere in un unico ambito, ma di cercare sempre di espandere i propri orizzonti verso le più svariate tipologie di pellicole: “Mi piace mescolare le cose. Dopo The Avengers mi sono state offerte un sacco di cose grosse, ma in verità è molto bello fare anche le cose piccole. Io continuo a fare anche cortometraggi e documentari. È una cosa buona esercitare i tuoi occhi verso direzioni differenti, usare capacità diverse, lavorare su scale economiche disparate”.
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