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Autore Erika Favaro :: 21 Gennaio 2016

Da "E.T." a "Blue Jasmine", cinque titoli che sono stati vietati da alcuni governi

Natural Born Killers

La storia della censura cinematografica è lunga e molto interessante. Quello che a volte non sappiamo però è che non sono solo i regimi dittatoriali a vietare la distribuzione di pellicole considerate pericolose o sovversive, a volte succede che in alcuni paesi siano vietati del film che nelle altre parti del mondo sono considerati come tutti gli altri o che alcuni governi adottino delle restrizioni d’età diverse dagli altri. Ecco cinque esempi di cui forse non eravate a conoscenza:

E.T.
Per molti il capolavoro di Spielberg è l’esempio di film per tutta la famiglia. Non è stato così in Norvegia, Svezia e Finlandia dove il film sull’extraterrestre venne vietato ai minori di dodici anni. Il problema non era l’aspetto della piccola creatura, bensì l’immagine degli adulti come nemici dei bambini.

Natural born killers
Il film di Oliver Stone sulla coppia di killer non è certo un racconto per deboli di cuore, ma oggi è percepito molto meno controverso di quanto sembrò negli Stati Uniti – in cui molte scene vennero tagliate –  e in Irlanda dove la pellicola venne proprio bandita.

Brian di Nazareth
Oggi l’umorismo dei Monthy Python viene considerato quasi innocuo e il film una commedia, ma all’epoca dell’uscita, nel 1979, l’Irlanda e la Svezia non apprezzarono il tono dissacrante e parodistico con cui i britannici avevano descritto la cristianità.

Arancia meccanica
La visione di un futuro in preda a bande di ragazzi assetati di violenza che Kubrick trasse dal romanzo di Anthony Burgess è oggi considerata una delle opere più assolute del cinema mondiale. All’epoca però, in seguito a degli omicidi avvenuti nel Regno Unito, fu lo stesso regista a ritirare dal mercato il suo film, risultò difficile vederlo fino a quando non morì Kubrick nel 1999.

[Leggi anche: Censura nei film: sesso e violenza hanno lo stesso valore?]

Blue Jasmine
Se si pensa a Blue Jasmine si pensa immediatamente alla bravura di Cate Blachett nei panni della donna di alta classe che va a trovare la sorella a San Francisco. Il governo indiano però non è dello stesso parere e infatti ha bandito il film di Woody Allen per il cattivo messaggio che si trasmette mostrando attori fumare sigarette. È chiaro che si trattò di un pretesto, molto probabilmente qualcosa nel ritratto delle donne non piacque.

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