Come si comporta la censura con il sesso e la violenza nei film? Pare che nel cinema il sangue e la morte siano molto più tollerati della nudità e dell'erotismo da parte dell'organismo americano MPAA, che decide chi guarda cosa con il rating system
Sesso e violenza, due temi che spesso e volentieri vanno a braccetto ma che non sempre sono trattati allo stesso modo. Per esempio, nel cinema la censura sembra essere più sensibile a uno piuttosto che all'altra. Nel filmato sottostante - creato non senza una certa ironia da CineFix - si ripercorre un po' la storia della censura cinematografica negli Stati Uniti, al fine di evidenziare le differenze con cui sesso e violenza sono valutati nel corso del tempo. Perché, insomma, ci sono due pesi e due misure agli occhi della temuta MPAA?
Acronimo di Motion Picture Association of America, MPAA è l'organismo che assegna il famoso "bollino" relativo al pubblico che può visionare un film e la decisione è fondamentale per la casa di produzione, perché più la censura alza il divieto meno persone - fondamentalmente bambini e adolescenti - possono entrare in sala a guardare il film. Meno gente nei cinema, meno guadagni; da qui i vari tentativi di scendere di almeno un gradino sulla scala della censura dopo il primo vaglio sfavorevole, operazione che innesca tutta una serie di tagli e furbate per consentire a una determinata sequenza di restare il più vicino possibile all'originale.
Se si punta ad ottenere una certificazione che stia al di sotto dell'NC-17 rating, cioè la punizione della censura più dura oltre che morte certa al botteghino, è risaputo che le sequenze con contenuti sessuali rappresentano un grosso problema. Ma perché non vale lo stesso per la violenza? Dovrebbe essere meno grave per un bambino vedere una decapitazione piuttosto che un rapporto sessuale tra due figure svestite? Del resto nessuno ha mai saputo veramente quali siano i fattori che determinano una scelta piuttosto che un'altra, perché le teste dietro l'MPAA non ne hanno mai rivelato i dettagli: è consentito sapere solo il risultato.
Il filmato, intitolato A$$, ( . )( . ), and GUNS: Censorship in Cinema, non offre una risposta definitiva, del resto impossibile, ma propone comunque spunti di riflessione sulla cultura americana, sulla società e sulle dinamiche di costume che regolano i media. Troviamo Betty Boop, uno dei più famosi cartoni censurati, e tutti i punti salienti della censura nel cinema: da non perdere!
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