Oggi la versione che tutti conosciamo dura poco più di 60 minuti. Eppure, il montaggio originale di "Freaks", capolavoro shockante di Tod Browning, ne durava almeno mezz'ora in più. Cos'è stato tagliato fuori? Maggior violenza, mutilazioni e dettagli
La leggenda narra che ad una delle primissime proiezioni di Freaks, capolavoro indimenticabile di Tod Browning, una spettatrice rimase così shockata da avere un aborto in sala. Questo e altre polemiche hanno costretto la MGM a prendere la pellicola originale di un'ora e mezza per tagliarla delle scene più cruente, arrivando alla versione che oggi tutti conosciamo, la cui durata supera di poco i 60 minuti. Purtroppo, all'epoca nessuno si curava di salvare le scene eliminate, ed è per questo che praticamente nessuno, oggi, ha mai visto la versione voluta dall'autore.
Ma che cosa è stato tagliato fuori dal cut originale? Innanzitutto il gran finale. Se nella versione attuale c'è l'inevitabile happy ending voluta dalla MGM, con Hans e Frida che possono coronare felicemente il loro amore, una sceneggiatura dagli archivi della casa di produzione ci rivela invece come sarebbero dovuto andare le cose secondo il regista, in un epilogo molto più duro e sconvolgente.
Browning ci avrebbe trasportato 3 anni dopo i fatidici eventi, per mostrarci come si sono ridotte le vittime: ecco Cleopatra al circo, con le gambe tagliate e il resto del corpo a pezzi, ormai denominata “la donna gallina”; Madame Tetrallini ci spiega che la ragazza “non prova più nessuna emozione, non può parlare e non capisce praticamente più nulla”. Presente anche Ercole, che invece di essere morto per mano dei Freaks è diventato invece un cantante specializzato in falsetto, dopo la castrazione che ha subito per mano dei vendicatori.
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Oltre a questo, l'edit originale prevedeva una maggior durata delle scene violente (ad esempio la mutilazione alla stessa Cleopatra, rimasta immobile a causa di un albero), ma anche dettagli maggiori sui personaggi (come una foto che mostra Hans e Frida sposati con dei figli). Nonostante tutti questi tagli, la pellicola fu comunque un grande successo al box-office, ma ciò non è bastato per salvare la carriera di Tod Browning, ormai messo in esilio dai grandi studios. Dopo decenni di proiezioni underground e lo stato assoluto di cult, Freaks fu proiettato al Festival di Venezia all'inizio degli anni '60, iniziando così il periodo di rivalutazione che oggi lo consacra ad uno dei massimi capolavori della Storia del Cinema.
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