“Sono un uomo molto fortunato. Dalla vita ho avuto tutto quello che non volevo!”. Credo che questo aforisma rispetti in pieno quello che sono e come ho vissuto fino ad ora. Single a quasi cinquant’anni, le mie passioni continuano ad essere il cinema, la musica, i libri, la politica e le donne (in un’ipotetica classifica l’universo femminile si trova ormai all’ultimo posto). Faccio il giornalista o meglio l’addetto stampa per personaggi di cui è meglio non fare nomi, per evitarmi ulteriori controversie... Ma il mestiere, alla fin fine, è divertente soprattutto se non lo prendi sul serio. Come tutti, devo pagare l’affitto di casa, le varie utenze, e sopravvivere. Fumo come una ciminiera, mi piace bere tre o quattro caffè al giorno, il buon vino e mangiare bene, anche se spesso il mio stomaco si lamenta e mi dice “Ahò, ma che c… fai?”. Tra le decisioni drastiche della mia vita che ho preso negli ultimi tempi c’è quella di non aver comprato il decoder per non dovere sentire le continue scemenze che escono da quella scatola infernale che si chiama tv. Ormai la considero un vetusto oggetto da decorazione della mia stanza da letto. Oltre ad essere un onnivoro di film di quasi tutti i generi, negli ultimi anni sono rimasto affascinato da alcune serie che seguo in streaming. Credo che Game of Thrones, insieme a Camelot (interruptus) e I Pilastri della terra stiano segnando una nuova strada nel raccontare storie a più ampio respiro con uno stile cinematografico innovativo rispetto alle fiction passate e presenti che si fanno in Italia o all’estero.