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Autore Andrea Caramanna :: 15 Febbraio 2014

Sono passati 25 anni dall'aprile del 1970 e della missione spaziale Apollo 13 si era quasi perduta ogni memoria. La recensione

Regia: Ron Howard
Interpreti: Tom Hanks, Ed Harris, Bill Paxton Gary Sinise, Kathleen Quinlan
Nazionalità: USA, 1995

Sono passati 25 anni dall'aprile del 1970 e della missione spaziale Apollo 13 si era quasi perduta ogni memoria. Il film di Howard ha già questo primissimo merito: cristallizzare una storia che fa parte del vissuto di una generazione umana. I più giovani potranno così rivivere l'avventura dei tre astronauti, il cui sogno di scendere sulla luna si infranse miseramente per uno stupido guasto ai serbatoi dell'ossigeno che li costrinse ad un imprevisto e problematico ritorno sulla terra. Riuscirono a salvarsi grazie all'abilità dei tecnici della NASA, capaci in pochissimo tempo di compiere prodigiosi calcoli e di risolvere problemi di ogni tipo.

Il film si fa apprezzare per il tono documentaristico che rende tutto molto reale. Si intuisce come Howard abbia evitato il più possibile la celebrazione, di sapore patriottico, della potenza tecnologica americana, anche se riesce difficile credere che se l'impresa si fosse conclusa con la morte dei tre astronauti sarebbe stata utilizzata dal regista per farne un film. Il lieto fine, che qui già si conosce, si sa, è un ingrediente al quale raramente rinunciano molti autori d'oltreoceano. Ciononostante la tensione e la suspense avviluppano lo spettatore dal primo all'ultimo minuto, grazie anche all'intensa recitazione di tutti gli attori.

Apollo 13 piace inoltre per le bellissime immagini che ci regala della terra vista dalla luna e per le claustrofobiche e tanto reali inquadrature dell'interno della navicella che ci fanno immedesimare nei personaggi.

C'è un altro aspetto che va citato: l'uomo e la superstizione. Gli eventi che precedono il lancio dell'Apollo sembrano presagire la disgrazia. È tutta una girandola di numeri 13 e poi la moglie di Jim Lovell che perde la fede nella doccia e uno degli astronauti che viene sostituito perché si è preso il morbillo e infine anche la possibilità di un tifone nel luogo di ammaraggio della navicella LEM. Tutti questi segni premonitori aggiungono un fascino particolare alla storia e invitano istintivamente alla riflessione. L'uomo non potrà razionalmente scacciare le stupide superstizioni che lo accompagnano da sempre nel corso della Storia e le conquiste tecnologiche di certo non lo aiuteranno.

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