La Settimana Internazionale della Critica si svolgerà nel corso del programma festivaliero di Venezia 2014, dal 27 agosto al 6 settembre. Questa ventinovesima edizione prevede come al solito sette opere prime provenienti da ogni parte del mondo
La Settimana Internazionale della Critica si svolgerà nel corso del programma festivaliero di Venezia 2014, dal 27 agosto al 6 settembre. Questa ventinovesima edizione prevede come al solito sette opere prime provenienti da ogni parte del mondo più due eventi speciali. Per la prima volta l’opera italiana è un documentario.
La settimana si apre con la presentazione fuori concorso di Melbourne, del regista iraniano Nima Javidi, che si distingue per la partecipazione come interprete del già apprezzato Peyman Maadi in Una separazione. In effetti, la storia di una coppia in partenza verso l’Australia con varie complicazioni ricorda le atmosfere del cinema di Asghar Farhadi.
Molti protagonisti delle opere sono ragazzini come in Ničije dete (No One’s Child), opera serba di Vuk Ršumović, in cui una sorta di ragazzo selvaggio truffautiano viene ritrovato e spinto verso un’educazione, prima però del fatale scoppio della guerra nell’ex Jugoslavia.
Altro ragazzino è protagonista nel film del franco belga Stéphane Demoustier, Terre battue (40 Love), che vede come attori la presenza di Oliver Gourmet e Valeria Bruni Tedeschi. L’opera peraltro è prodotta dai fratelli Dardenne.
Dalla Cina Binguan – Una bara da seppellire di Xin Yukun, che tratta i rituali funebri di un piccolo villaggio cinese.
Anche giovanissima la protagonista dell’opera vietnamita Đập cánh giữa không trung (Flapping in The Middle of Nowhere) di Nguyễn Hoàng Điệp, che racconta la storia di una ragazza che incontra un riccone ossessionato dai feti. Sicuramente l’opera più forte della selezione di quest’anno.
Una giovane è protagonista di Villa Touma, primo lungometraggio di finzione di Suha Arraf, sceneggiatrice di La sposa siriana.
Zerrumpelt Herz (The Council of Birds) del tedesco Timm Kröger, la storia sconvolgente di una coppia, con varie crisi di identità, ambientato negli anni venti del Novecento.
Dancing with Maria del goriziano Ivan Gergolet, racconta la storia di Maria Fux, la danzatrice ultra novantenne di Buenos Aires, famosa per la sua scuola, diventata un’istituzione nel paese.
L’opera italiana fuori concorso è Arance e martello, ed è il debutto per il giornalista blogger Diego “Zoro” Bianchi, in cui si racconta la sollevazione popolare dei venditori rionali contro un obbligo di chiusura deciso dalla giunta comunale. Secondo i selezionatori quest’opera riesce con la sua freschezza e le tecniche di ripresa efficaci a raccontare allo spettatore un pezzo di storia dell’Italia di oggi.
Il programma in dettaglio dei film:
Film in concorso
Binguan / Una bara da seppellire di Xin Yukun (Cina)
Dancing with Maria di Ivan Gergolet (Italia, Argentina, Slovenia)
Đập cánh giữa không trung / Agitarsi nel mezzo del nulla di Nguyễn Hoàng Điệp (Vietnam, Francia, Norvegia, Germania)
Ničije dete / Figlio di nessuno di Vuk Ršumović (Serbia)
Terre battue / Terra battuta di Stéphane Demoustier (Francia, Belgio)
Villa Touma di Suha Arraf (Palestina)
Zerrumpelt Herz / Cuore frantumato di Timm Kröger (Germania)
Film di apertura – Evento speciale fuori concorso
Melbourne di Nima Javidi (Iran)
Film di chiusura – Evento speciale fuori concorso
Arance e martello di Diego Bianchi (Italia)
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