Una vera e propria cordata di istituti capitanata da Pathé lavorerà al restauro di La Roue di Abel Gance nella versione originale di 6 ore. Per l'Italia è coinvolta nel progetto la Cineteca di Bologna. E poi la cinemateca svizzera e la ZDF tedesca
Una vera e propria cordata di istituti capitanata da Pathé Foundation lavorerà al restauro di La Roue di Abel Gance nella versione originale di 6 ore. Per l'Italia è coinvolta nel progetto la Cineteca di Bologna. Nel progetto troviamo anche la cinemateca svizzera, per quanto riguarda soprattutto la componente colore e la ZDF tedesca, che si occuperà prevalentemente della parte musicale. Per quest'ultima si farà riferimento alla partitura eseguita alla première del film presso il Gaumont Palace a Parigi nel 1923.
La Jeroume Seydoux Pathé Foundation, fondata nel 2014 e cguidata da Sophie Seydoux, ha in progetto di restaurare quella che è considerata una delle opere più monumentali della storia del cinema, ovvero La Roue di Abel Gance che è famoso soprattutto per il suo Napoleon. La Seydoux ha dichiarato quanto fosse incredibile questo film e ha ricordato che l'opera fu realizzata quando Gance ritornò dagli Stati Uniti e cominciò a realizzare film con un montaggio forsennato e memorabili primi piani, oltre al fatto di esser colorato a mano. Gance fece parte di quel movimento degli anni venti del Novecento definito dagli storici del cinema Impressionismo (francese). La fondazione Pathé ha sede a Parigi in un bellissimo edificio ristrutturato dall'architetto Renzo Piano.
Tra gli altri progetti della fondazione ci sono opere importantissime e relativamente più recenti come Apocalypse Now Redux di Francis Ford Coppola e Garcon di Claude Sautet del 1983. Ma è previsto pure un altro film dello stesso Gance, il meno noto Paradiso Perduto del 1940.
Il vero problema di editare una versione "definitiva" di la Roue consisterà nel fatto che esistevano almeno 5 versioni soltanto in Francia e che Gance lavorava di continuo rimontando il film.
Il progetto si protrarrà per il 2017 e l'obiettivo è quello di mostrare il film in occasione dell'importante festival sul cinema muto che è Il Cinema Ritrovato di Bologna.
La Pathé era riuscita a produrre ben 9000 film tra il 1896 e il 1927, proprio quando inizia l'era del sonoro. Alla fine soltanto 2000 pellicole sopravvivono nella collezione e la Fondazione sta lavorando su 400 film per la conservazione.
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