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Autore Redazione :: 16 Luglio 2014

Diane Keaton, protagonista femminile di Mai così vicini, parla del film, del senso dell’amore e di cosa avrebbe voluto essere nella vita. E svela un tratto poco conosciuto di Michael Douglas

Diane Keaton in Mai così vicini

Tra le interviste promozionali rilasciate da Diane Keaton in occasione dell’uscita di Mai così vicini ce n’è una realizzata dall’ABC, emittente americana tra le più seguite negli USA. Diane come sempre condisce con un pizzico di ironia le sue risposte e racconta il film da una prospettiva più personale. A partire dalla dichiarazione d’apertura: a lei, solitamente, non piace guardarsi sullo schermo. Allo stupore dell’intervistatrice lei osserva che molta gente in realtà ha un’avversione verso la propria immagine, in generale molte persone non amano guardarsi. “Non sono quello che avrei immaginato! Non quello che avevo pensato che sarei stata nella vita”. Prima che l’attrice approfondisca la questione però si inizia subito a parlare del film.

La prima considerazione è quanto sia strano che Diane e Michael Douglas non abbiano mai lavorato insieme. Sono due grandi attori, tra i più intensi ed espressivi della loro generazione. Eppure non si sono mai incontrati. Bizzarro che accada proprio in questo film: “Il film parla di seconde occasioni” spiega Diane. “Nella trama ci è offerta una seconda occasione e in generale nel film ci sono molti momenti commoventi. Io per esempio interpreto un’aspirante cantante di pianobar che vorrebbe esibirsi ma senza riuscirci. Allora piango e mi dispero, ma a un certo punto mi ritrovo seduta sullo sgabello di un locale e parte la canzone ‘The shadow of your smile’”. La vita, sottolinea la Keaton, spesso si sovrappone all’amore. Ma comunque sempre vale la pena cantare una canzone e sognare l’amore. “Tutti noi qualche volta perdiamo l’amore, ma ci rimane sempre l’opportunità di parlarne e di essere ancora immersi nella sua magia”.

Ma ci vuole realismo, perché se è vero che tutto quello che riguarda l’amore è meraviglia “non si può rimanere attaccati al passato. Bisogna lasciarlo andare e allora possono nascere delle seconde occasioni che non sai mai dove possono portarti. Il film parla proprio di questo”.

Un film che è anche pieno di musica e canzoni classiche americane, scelte dal regista Rob Reiner e dalla stessa Diane Keaton. “Quando ero giovane avevo il sogno di essere una cantante da night club. Questo non è avvenuto. Pensavo anche di recitare in commedie musicali come Barbra Streisand. Ho avuto molte fantasie sulla mia vita futura, ma la verità è che sono solo un’attrice! Non sono riuscita a fare la cantante perché ho una voce troppo esile”.

E cosa pensa Diane Keaton di Michael Douglas? “In questo film si vede un altro aspetto di lui”. A differenza di ruoli più cinici e moralmente ambigui come quelli che l’hanno visto protagonista in Wall Street, in Basic Instinct o in Attrazione fatale, qui interpreta un altro personaggio. “Abbiamo recitato in una scena in cui lui si trova a un tavolo seduto davanti a me. Lui fa la parte di un uomo egoista e sciocco che si atteggia a duro. A un tratto però ha una sorta di tracollo e scoppia a piangere. Gli spettatori improvvisamente si trovano davanti a questa nuova persona rinata, eppure sempre la stessa persona”. Michael in questo film svela insomma il lato dolce della sua personalità, che solitamente sullo schermo non trapela.

Come evidenziato nella nostra recensione di Mai così vicini, sicuramente questo film non è un capolavoro, ma comunque permette a due grandissimi attori di mostrare in modo sinergico le proprie straordinarie capacità interpretative.

 

 

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