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Autore Luca Carbonaro :: 5 Dicembre 2016

In data odierna è stato annunciato che martedì 6 dicembre, presso il Policlinico Universitario A. Gemelli di Roma, si terrà una proiezione speciale di "Chiamatemi Francesco", pellicola uscita nel 2015. Ecco tutti i dettagli

Chiamatemi Francesco

In occasione della prima mondiale della serie TV Francesco, il Papa della gente, in onda il 7 e l'8 dicembre su canale 5, Pietro Valsecchi presenta la proiezione del film Chiamatemi Francesco, domani, martedì 6 dicembre alle ore 16 presso il Policlinico Universitario A. Gemelli di Roma.

Nel cast della pellicola, diretta da Daniele Luchetti, troviamo Rodrigo De La Serna, Sergio Hernandez, Muriel Santa Ana, Jose Angel Egido, Pompeyo Audivert, Paula Baldini, Alexander Brendmhul e con la partecipazione straordinaria di Mercedes Moran.

La sala delle proiezioni è stata realizzata ed è gestita da MediCinema Italia Onlus, un'associazione italiana nata nel 2013, ispirandosi all’esperienza di MediCinema UK, charity attiva nel Regno Unito dal 1996. È una Onlus (organizzazione non lucrativa di utilità sociale), iscritta all’elenco della Regione Lombardia, dove ha la propria sede legale. L’ambito di attività è nazionale, in progressiva espansione dopo le prime esperienze a Milano e Roma. Dal 2014 ha il patrocinio del Ministero della Salute, dal 2016 gode del sostegno della Direzione Generale Cinema del Ministero per i Beni e le Attività Culturali per le attività di promozione cinematografica.

Chiamatemi Francesco è il racconto del percorso che ha portato Jorge Bergoglio, figlio di una famiglia di immigrati italiani a Buenos Aires, alla guida della Chiesa Cattolica. È un viaggio umano e spirituale durato più di mezzo secolo, sullo sfondo di un paese – l’Argentina – che ha vissuto momenti storici controversi, fino all'elezione al soglio pontificio nel 2013.

Negli anni della giovinezza Jorge è un ragazzo come tanti, peronista, con una fidanzata, gli amici, e una professoressa di Chimica, Esther Ballestrino, cui rimarrà legato per tutta la vita. Tutto cambia quando la vocazione lo porterà a entrare, poco più che ventenne, nel rigoroso ordine dei Gesuiti.
Durante la terribile dittatura militare di Videla, Bergoglio viene nominato, seppur ancora molto giovane, Padre Provinciale dei Gesuiti per l'Argentina. Questa responsabilità in un momento così tetro metterà alla prova, nel modo più drammatico, la fede e il coraggio del futuro Papa. Jorge nonostante i rischi si impegnerà in prima persona nella difesa dei perseguitati dal regime – ma pagherà un prezzo umanamente altissimo vedendo morire o “scomparire” alcuni tra i suoi più amati compagni di strada.

Da questa esperienza Bergoglio uscirà cambiato e pronto a vivere il suo impegno futuro nella costante difesa degli ultimi e degli emarginati. Divenuto Arcivescovo di Buenos Aires continuerà la sua opera di aiuto agli abitanti delle periferie, difendendoli dalle sopraffazioni del potere e promuovendone la crescita individuale e collettiva. Il racconto si conclude con l’indimenticabile serata in cui, in una piazza San Pietro stracolma di folla, Jorge Bergoglio vestito di bianco e con una croce di ferro, saluterà il mondo con il nome di Francesco, con la schietta semplicità e l’umanità profonda con cui tutti siamo abituati a conoscerlo.

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